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Partito Pensionati: la social card resta un oggetto misterioso

By Redazione

 

Che vi erano tutti i presupposti per il fallimento dell’operazione “social card” il Partito Pensionati lo ha detto da tempo – ha dichiarato il Segretario
Nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo – ed ora i fatti stanno a dimostrare che il metodo di erogazione di questo bancomat per i poveri, è troppo farraginoso,
complesso e demotivante.

Troppi errori, troppa approssimazione, hanno trasformato in un fallimento una iniziativa che certamente, nelle intenzioni, andava nella direzione giusta – ha proseguito Fatuzzo
– cioè quella di aiutare i poveri estremi.

Ben pochi supermercati anno visto i clienti esibire la famosa “social card”, che rimane un “oggetto misterioso” – ha continuato il leader del Partito
Pensionati – c’è da ritenere che molti, delle poche centinaia di migliaia di destinatari attualmente in possesso di social card, abbiano quasi il timore ad usarla.

Certamente sarebbe stato più semplice, meno dispendioso e più opportuno dare i 40 € mensili direttamente sulla pensione – ha rimarcato Fatuzzo – anche
perché la “social card” non è facilmente “spendibile” non potendo essere utilizzata nei mercati o nelle botteghe dei piccoli centri, proprio
perché la “social card” non è altro che un bancomat e quindi i detentori di tale tessera devono rivolgersi necessariamente al negozio, bottega o
quant’altro provvisto di Pos.

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