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Partito Pensionati: il fallimento della Social Card

By Redazione

 

Con il passare dei giorni, si evidenzia sempre di più, il fallimento della “social card”, che per la metà dei potenziali aventi diritto, è un oggetto
tanto misterioso , da non farne neppure richiesta – ha dichiarato il segretario nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo – scoraggiati dalle difficoltà
burocratiche o per non conoscenza del provvedimento.

Anche i non molti cittadini che hanno ottenuto questa tanto strombazzata “card”, devono confrontarsi con difficoltà pratiche e c’è da
chiedersi- sottolinea Fatuzzo – come faranno i titolari di “social card” , a spendere i pochi euro disponibili, nei mercati, notoriamente più economici o
nei negozi o botteghe dei paesi, dal momento che la “card” , altro non è che un bancomat ed è quindi necessario che il negozio sia dotato di pos.

Quindi –sottolinea il leader del Partito Pensionati –non solo la “card” può essere usata solo per fare la pesa o pagare le bollette, ma, all’atto
pratico , impone anche una determinata tipologia di esercizi commerciali, non sempre fra i più economici.

Non sarebbe meglio dare questi pochi euro – evidenzia Fatuzzo – direttamente ai pensionati ultrasessantacinquenni ed alle famiglie con bambini sotto i tre anni, che rientrano nei
limiti di reddito previsti ? Il Partito Pensionati ritiene- ha concluso Fatuzzo –che i 40 euro della “social card” siano pochissimi,ma pur sempre qualcosa per chi
non nulla o ha pochissimo, e proprio per questo è necessario cambiare metodo di erogazione,evitando la complessità e le incongruenze ed i forti
tratti umilianti , evidenziati da questa prima fase della vicenda “social card”.

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