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OCM vino: Taricco a Roma agli Stati generali del vino

By Redazione

Roma, 9 Novembre 2007 – Si è svolto, ieri a Roma, a Villa Miani, un importante incontro tra le istituzioni – rappresentate dal Ministero delle Politiche Agricole e dalle Regioni –
e i rappresentanti della filiera vitivinicola in merito alla discussa riforma dell’OCM Vino (l’organizzazione comune di mercato all’interno dell’Unione Europea) e alle politiche nazionali del
comparto. Vi ha preso parte l’assessore regionale all’Agricoltura Mino Taricco, che, oltre a rappresentare il Piemonte, ricopre il ruolo di coordinatore di tutte le regioni italiane per il
settore vitivinicolo.

La giornata, intesa come occasione di confronto e di ascolto della filiera, è stata aperta dall’intervento del Ministro Paolo De Castro e di autorevoli esponenti del Ministero, per dare
poi spazio agli operatori economici, alle organizzazioni professionali, a esperti del settore, i cosiddetti “Stati generali del vino”.

La giornata di ieri è stata un’ulteriore importante tappa del percorso di approfondimento e di confronto – ha affermato l’assessore Tariccoper la costruzione di una
posizione italiana forte, in relazione a una decisione comunitaria che avrà rilevanza fondamentale per la vitivinicoltura del nostro territorio. La partita dell’OCM vino, che entra
adesso nella sua fase cruciale, è una partita alla quale è fondamentale presentarsi uniti su posizioni condivise. Le proposte che la Regione Piemonte ha portato avanti in questi
mesi, in rappresentanza e unitamente alle altre regioni, hanno trovato sintonie e convergenze forti nelle posizioni espresse nella giornata di ieri
.”

La proposta di riforma dell’OCM Vino, che sta entrando nella fase conclusiva del negoziato, ha come obiettivo la riduzione dell’eccesso di produzione, in rapporto alla capacità di
consumo del vino, e il miglioramento complessivo del funzionamento di mercato, per evitarne le distorsioni e mantenere quel presidio del territorio che la vitivinicoltura in modo virtuoso oggi
rappresenta. La proposta contiene elementi fortemente innovativi ed è al centro di vivaci discussioni, che vedono diverse sensibilità e proposte di soluzione tra i Paesi dell’area
mediterranea (tra cui l’Italia) e i Paesi dell’area nord Europea. I punti più controversi riguardano il divieto dell’uso dello zucchero per l’arricchimento del vino e l’abolizione degli
aiuti di mercato, posizioni fortemente sostenute dalle regioni dell’area mediterranea, orientate ad esaltare la vocazionalità delle produzioni, e criticate dai Paesi continentali e del
nord Europa.
Le Regioni italiane, coordinate dalla Regione Piemonte, hanno predisposto un primo documento in merito alle proposte di Regolamento della Commissione del 4 luglio 2007, quale contributo
unitario da portare alla trattativa che il Governo dovrà affrontare in sede comunitaria. Le osservazioni formulate dalle Regioni riguardano, oltre all’arricchimento e agli aiuti di
mercato, la designazione e la presentazione dei vini, la tutela delle denominazioni di origine, le misure di sostegno, la liberalizzazione degli impianti, l’estirpazione e, in modo particolare,
le norme che regoleranno le etichettature.

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