Nuova realtà del cinema sul web Ibs acquisisce il sito MyMovies
17 Ottobre 2007
Internet Books Shop (Ibs), il portale per la vendita di libri, Dvd e giochi più importante in Italia, acquisisce MyMovies, sito specializzato nella distribuzione di film da scaricare a
pagamento attraverso il Web, nasce così una realtà con oltre quattro milioni di utenti unici e 40 milioni di pagine viste al mese, che punta a diventare una delle principali fonti
di intrattenimento digitale del nostro Paese.
Quello dei film acquistabili via Internet del resto è un campo molto importante non solo per l’industria cinematografica. Potrebbe infatti cambiare radicalmente il nostro modo di fruire
i film così come è successo alla musica.
Rick McCallum, produttore della Lucas Film, lo scorso anno ha perfino dichiarato a Repubblica che “le sale cinematografiche scompariranno presto a causa della Rete”. Profezia catastrofista,
hanno pensato in molti, ma che in realtà si basa su dei trend ben precisi almeno per il mercato statunitense dove e-commerce e banda larga sono più diffusi che da noi.
“Perché andare al cinema – si è chiesto McCallum – e spendere soldi per il biglietto, la benzina, il parcheggio e magari la babysitter, quando online si può acquistare un
film per pochi dollari e guardarlo comodamente su uno schermo piatto da 50 pollici con tanto di impianto multicanale?”.
A differenza dell’America però, dove l’emorragia di spettatori nelle sale è di circa il 20%, in Europa, Italia compresa, si continua ad andare al cinema. Stando ai dati dell’Anica
infatti, rispetto al 2006 l’aumento degli spettatori nel nostro Paese è stato di oltre il 12%. Ma sempre secondo l’Anica, che ha recentemente commissionato una ricerca alla Doxa, cresce
il numero di coloro che scaricano illegalmente film attraverso la Rete. Attualmente sarebbero un milione e 300 mila, ovvero il 2,7% della popolazione italiana, che diventa il 5% se si includono
anche i loro familiari. E potrebbero diventare molto di più con la progressiva diffusione delle connessioni a banda larga, presente nel 26% della case, e in assenza di quei servizi che
all’estero consentono di scaricare legalmente film dal web come iTunes che da noi inspiegabilmente offre solo musica.
Infine non va dimenticato che se sul serio negli Stati Uniti le sale dovessero entrare in crisi in seguito al successo dell’offerta di film sul web, tutta l’industria hollywoodiana
comincerà a ampliare le forme di distribuzione puntando molto sulla Rete. E il fenomeno finirà prima o poi per condizionare anche l’Italia visto che il 70% dei film proiettati
nelle nostri cinema sono americani.
Quella di Ibs è quindi una mossa strategica, il mettere il piede in un futuro che altrove appare inevitabile ma che in Italia è ancora tutto da costruire. Oggi MyMovies fattura
“appena” 700.000 euro l’anno, che non sono molti se paragonati ai 30 milioni che la stessa Ibs guadagna con la vendita di libri, film e Cd. Il suo catalogo di film poi paragonato a quello di
iTunes per gli Usa, con oltre 500 titoli disponibili, è ben poca cosa. In più la maggior parte vengono venduti a un prezzo che si aggira attorno ai 12 euro. Troppo per fare
concorrenza ai Dvd da un lato e per arginare il fenomeno dei download illegali dall’altro.
Domani però le cose potrebbero cambiare radicalmente, soprattutto se alla Ibs decidessero di abbassare il costo dei film scaricabili. Anche perché i supporti ottici, Dvd e Cd,
stanno diventando obsoleti essendo cari da distribuire. O almeno è questo che pensa David Reeves, presidente della Sony Computer Entertainment Europe, convinto che online si possa
offrire di tutto e a prezzi contenuti. E, considerando che sul mercato italiano poche fra le grandi multinazionali sono scese in campo, magari la nuova proposta di Internet Books Shop potrebbe
anche riuscire ad avere un certo successo.
Jaime D’Alessandro
(8 ottobre 2007)