Non autosufficienza, l'obiettivo è ridurre le liste d'attesa in Toscana
18 Gennaio 2008
Firenze – «Il progetto per assistere in modo continuativo le persone non autosufficienti è partito con l’avvio dei progetti pilota nelle 34 zone sociosanitarie toscane, per
la fase pilota la Regione ha messo a disposizione 10 milioni di euro, per il 2008 i milioni disponibili saranno 50, già stanziati nel bilancio regionale.
A luglio 2008 è prevista l’entrata a regime. Uno degli obiettivi prioritari del fondo per la non autosufficienza è ridurre drasticamente le liste d’attesa e non credo che con le
polemiche strumentali risolveremo il problema». L’assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori è tornato a ribadire gli impegni della Regione sul fronte dell’assistenza alle
persone anziane non autosufficienti. Gli spunti sono arrivati prima dall’incontro con il ministro alla solidarietà sociale Paolo Ferrero, ieri pomeriggio. Poi dal protocollo d’intesa
siglato stamattina con le organizzazioni sindacali toscane. Infine da alcune dichiarazioni di esponenti del centro destra sulla questione delle liste d’attesa.
«Vorrei ricordare che il progetto è stato presentato in Consiglio regionale il 31 ottobre – ha chiarito Salvadori – in corrispondenza con il Piano Sociale Integrato. Mi stupisce
che al momento della presentazione del progetto la maggioranza abbia dato il voto favorevole, mentre l’opposizione si è astenuta o ha addirittura votato contro. La Regione sta lavorando
seriamente su questo fronte, garantendo principi di appropriatezza nella valutazione dei casi e nella risposta diretta. Il problema delle liste di attesa è certamente prioritario – ha
aggiunto ancora l’assessore – ma un altro punto caratterizzante il nostro disegno è quello di privilegiare la domiciliarità e la semi-residenzialità. È anche in
questo modo che abbatteremo le liste d’attesa già entro quest’anno». Infine una sottolineatura sullo sforzo richiesto ai cittadini. «Un elemento da sottolineare – ha concluso
Salvadori – è che per il 2008 ai cittadini toscani non verrà chiesto un soldo, in termini di nuove tasse, per alimentare il fondo e che tutto quello che affluirà nelle
casse regionali come extra gettito sarà destinato a questo strumento che la Regione considera fondamentale».