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Maltempo, conseguenze disastrose in Sicilia e Calabria

By Redazione

 

Ammontano a decine di milioni di euro i danni all’agricoltura provocati dal maltempo che ha colpito con eccezionale violenza la Sicilia e la Calabria. Pesanti le conseguenze per
il settore degli agrumi, per le coltivazioni di cereali e quelle sotto serra, per gli oliveti. Gravi problemi si registrano anche in Puglia a causa delle piogge e del forte vento. Per
questo motivo la Cia-Confederazione italiana agricoltori ha chiesto che vengano attivate al più presto le procedure per la dichiarazione dello stato di calamità naturale.

In Sicilia -avverte la Cia- la furia della pioggia e del vento ha causato pesantissimi danni soprattutto nelle province di Catania, Enna, Ragusa e Siracusa. Ma anche in altre zone le
ripercussioni per l’agricoltura sono notevoli. In alcune parti sono caduti in poche ore più di 300 millimetri di acqua, l’equivalente di un intero anno. Moltissime le
serre con coltivazioni orticole e floricole allagate. La produzione, quindi, è totalmente compromessa. Come quella di molti terreni coltivati a cereali.

Altre strutture sono state danneggiate e spazzate via dal forte vento. Le esondazioni di fiumi e la pioggia persistente hanno provocato allagamenti negli agrumeti e negli oliveti. Molte
le piante distrutte e con esse i frutti ancora da raccogliere.

La pioggia ha causato anche diversi smottamenti dei terreni agricoli e frane. Sono rimaste isolate per ore molte aziende agricole, perchè divenuta impossibile la
percorribilità delle strade di campagna.

Stesso discorso per la Calabria, dove le zone più colpite sono state le province di Catanzaro e Reggio Calabria. Anche qui si contano danni per gli agrumeti e per le strutture
serricole, dove si coltivano in particolare ortaggi. Molti gli allagamenti, gli smottamenti e le frane, con conseguenze pesanti per i terreni agricoli. Distrutti anche macchinari e
strutture aziendali.

Anche in Puglia, come del resto in altre zone del Sud, si registrano gravi problemi per l’agricoltura. Allagamenti e smottamenti si sono avuti soprattutto nel Salento, nel
Tarantino e nel Foggiano (Gargano). Sradicati dal vento impetuoso alberi da frutta, mentre sono rimaste danneggiate molte serre e strutture aziendali.

La Cia esprime forte preoccupazione soprattutto per il “taglio” ai finanziamenti per il Fondo di solidarietà nazionale. E, quindi, per gli agricoltori colpiti dal
maltempo c’è il rischio che al danno si aggiunga la beffa. Si corre, infatti, il serio pericolo che i produttori non vengano risarciti.

 

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