Lo Zen difende dal dolore

La meditazione Zen fa bene alla salute: aumenta lo spessore della materia grigia del cervello e riduce la sensibilità al dolore.

Questi i risultati di una ricerca dell’Università di Montreal, diretta da Joshua A. Grant e pubblicata dal “American Psychological Association”.

Gli studiosi hanno reclutato alcuni volontari, sia praticanti della meditazione Zen che non. A tutti è stato applicato e fissato al polpaccio un disco riscaldante che procurava fastidio
e dolore, mentre si monitorava il loro cervello tramite risonanza magnetica strutturale.

Grant ed il suo staff hanno così notato come i praticanti di meditazione Zen rafforzasse la corteccia cingolata anteriore, area del cervello, deputata al controllo delle emozioni.
E tale maggiore spessore si traduceva in una minore sensibilità al dolore. Inoltre, gli esperti ipotizzano come tale pratica possa essere abile a contrastare i danni provocati da
condizioni come l’avanzare dell’età o l’ictus.

Conclude Grant: “Durante la pratica i soggetti che meditano mostrano un’addensarsi di alcune aree della loro corteccia e questo sembra essere alla base della loro sensibilità inferiore
al dolore. Abbiamo scoperto una relazione tra lo spessore corticale e la sensibilità al dolore, che sostiene il nostro precedente studio su come la meditazione Zen regola il dolore”.

Fonte: “Zen Meditation: Thicker brains fend off pain”, University of Montreal 24/02/010

Matteo Clerici

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