Lavoro ed alimentare, ecco lo sherpa del cibo

1 Agosto 2013
Nel mondo dell’alimentare emerge una nuova figura lavorativa, lo sherpa del cibo, metà guida metà esperto gastronomico.
A spiegarlo, il “New York Times”, che esalta tale nuova professione.
Secondo il giornalista, riferimento è lo “Sherpa tradizionale”, la guida dello montagne asiatiche, che porta il turista ad osservare le bellezze locali, facendoli evitare pericoli e
superando difficoltà.
Lo sherpa del cibo si occupa dei viaggiatori della gola, facendoli conoscere le specialità locali, difendendoli da problemi, insidia per la salute e sgradite sorprese.
Ad esempio, Meg Zimbeg è una food sherpa americana, che vive a Parigi ed è specializzata nel trattare coi connazionali. A loro offre un tour della capitale transalpina, dove le
bellezze turistiche si legano a piacevolezze della gola: così, è possibile godere del lungo Senna con uno spuntino e foie gras, od esplorare un negozio di formaggi locali perso
nelle viscere della città.
Elizabeth Minchilli offre lo stesso servizio a Roma, in cui vive e lavora dal 1988. I suoi clienti esplorano la Città eterna dal mercato di campo di fiori alle norcinerie tradizioni,
fino agli spunti col fast food locale, come i panini col formaggio fresco od i carciofi fritti.
Come spiegano gli esperti, dietro alla fortuna dello sherpa del cibo vi è una combinazione di carisma, curiosità per l’alimentazione e varietà di prezzi. Le loro
prestazioni vanno infatti dai 75 ai 100 fino ai 1000 dollari a testa, viaggio, tour turistico e cibo compreso.
Matteo Clerici