Latte: “no” allo scontro, ma trattativa responsabile che tenga conto dei reali problemi degli allevatori italiani

21 Luglio 2010
Lo scontro non serve a nessuno. Per questo motivo è indispensabile riprendere la trattativa con il massimo senso di responsabilità e cercare di arrivare ad un accordo che tenga
realmente conto dei problemi degli allevatori, sempre più alle prese con una situazione estremamente difficile. Così si è espressa la Cia-Confederazione italiana agricoltori
in merito alla ripresa di domani del negoziato sul prezzo del latte alla stalla.
Per tale ragione -avverte la Cia- si auspica che la trattativa parta non da accuse giornalistiche o da inutili e dannose contrapposizioni, ma dalla seria valutazione dell’attuale situazione del
settore e del suo futuro.
Per la Cia è importante proseguire e consolidare il rapporto interprofessionale. Nel contempo, tuttavia, ritiene fondamentale l’ottenimento di un prezzo del latte che sia realmente
remunerativo per i produttori di latte italiano. Tutto ciò considerati i costi di produzione delle aziende agricole che nel nostro Paese, anche per la scarsa attenzione del governo al
settore primario, continuano a crescere in modo drammatico.
Il latte italiano -fa presente la Cia- è di grande qualità. Non a caso, è il prodotto da cui nascono tutte i nostri migliori formaggi tipici e tutelati Dop (Parmigiano
Reggiano, Grana Padano, ecc) e il latte di Alta Qualità per il consumo fresco.
Crediamo -conclude la Cia- che questa “ricchezza nazionale” vada salvaguardata con un percorso che ha al centro un rapporto interprofessionale serio e concreto con l’industria di trasformazione e
che permetta di programmare un futuro di certezze per gli allevatori.
Cia.it
Redazione NEWSFOOD.com + Web TV