L’americana Missy Robbins vince il premio “Tipicità Italiane a Tavola”

8 Febbraio 2012
Milano – E’ una donna e come tutta l’altra metà del cielo è una “signora dei fornelli”. Nel suo curriculum brillano le stelle Michelin ottenute dai suoi due ristoranti.
Come tutti i grandi chef stellati è consapevole che la cucina è cultura dove cultura vuol dire essere a conoscenza della materia prima che verrà messa sul piatto. Ha un
debole per l’Italia e per la sua cucina.
Il suo stile è concentrato sulle specialità italiane classiche, ridisegnate con un tocco di contemporaneità che non disdegna l’eleganza dell’aspetto. Un processo giocato
attorno alla semplicità, all’evidenza dei sapori e alle diverse tradizioni regionali del nostro Paese. Una preparazione che vede l’olio extra vergine d’oliva ingrediente
determinante per legare le diverse anime che coesistono in una portata.
A vincere il premio “Tipicità Italiane a Tavola” è stata l’americana Missy Robbins, che ha ricevuto ieri il premio dalle mani di Manfredi Barbera chiamato sul palco
principale di Identità Golose da Paolo Marchi, ideatore del congresso italiano dedicato all’alta Cucina, a consegnare il riconoscimento.
“Profumo, eleganza e corposità, l’olio extravergine d’oliva siciliano – ha commentato Missy Robbins – esalta la materie prime e decanta il lavoro nella composizione dell’eleganza del
piatto”. Missy Robbins oggi è responsabile delle linee di cucina sia dell’A Voce Madison sia dell’A Voce Columbus,entrambi a New York. La sua cifra stilistica è una risultante
data dalla somma delle esperienze precedenti. Tra queste, quella che ha segnato il suo background di conoscenze, è stato un lungo viaggio in Italia, dove ha affinato il gusto per la
cucina tricolore lavorando in trattorie rustiche familiari in Toscana e in Friuli.
Missy, Robbins passa dal ruolo di chef di cucina del boutique SoHo Grand Hotel all’esperienza più importante del suo percorso professionale: a Chicago, sovrintendente le cucine di
Café Spiaggia e soprattutto Spiaggia, uno dei pochissimi 4-stelle secondo il Chicago Tribune, due insegne gestite dall’italo-americano Tony Mantuano. Nel 2005 è tra le 10 promesse
dell’anno secondo Starchefs.com. Ma l’award più prestigioso arriva 5 anni dopo: è la “Best New Chef” secondo il Food and Wine Magazine di luglio 2010. Consacrazione cui
aggiungiamo gli ultimi due blasoni di prestigio: l’A Voce Madison ottiene la stella Michelin nell’ottobre 2009, seguita un anno dopo dall’A Voce Columbus.
“L’olio extra vergine d’oliva – commenta Manfredi Barbera, quarta generazione alla guida dei Premiati Oleifici Barbera – è un simbolo del made in Italy di qualità nel mondo. Una
presenza sempre maggiore sulla scena internazione è la migliore risposta che noi produttori, che perseguiamo la via dell’eccellenza produttiva senza se e senza ma, possiamo dare a coloro
che fanno della contraffazione dei prodotti italiani un lucroso business. Non è un caso se, con sempre maggiore attenzione, l’alta ristorazione è più attenta a selezionare
prodotti di qualità perché gli unici in grado di regalare autentiche emozioni di gusto”.
Redazione Newsfood.com+WebTv