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La Toscana anti-usura punta anche sul teatro sociale

By Redazione

Firenze – «Per evitare che il sovraindebitamento diventi un problema sociale, è necessario promuovere campagne per l’educazione all’uso responsabile del
denaro». Si muove da questa premessa – una frase di Lelio Grossi, presidente Fondazione toscana per la prevenzione dell’usura – il progetto «Vivere a rate – Famiglie a rischio di
usura» lanciato da Regione Toscana, con il patrocinio del ministero della Pubblica Istruzione, e curato dalla Compagnia Teatri d’Imbarco in collaborazione con Mediateca Regionale Toscana
e con la stessa Fondazione antiusura, operativa dal 2005 su input delle Misericordie.

Inserito nel progetto regionale «Teatro Sociale», «Vivere a rate» consiste in un pacchetto unico di proposte che saranno presentate a Firenze e successivamente in altre
20 località toscane dove la Fondazione antiusura è presente con i suoi Centri d’Ascolto (in ordine alfabetico: Arezzo, Borgo San Lorenzo, Bucine, Buti, Cascina, Empoli, Figline
Valdarno, Massa, Montepulciano, Montevarchi, Pisa, Pistoia, Poggibonsi, Pontassieve, Pontedera, Prato, San Casciano in Val di Pesa, San Giovanni Valdarno, Santa Croce sull’Arno, Siena). La
partenza è prevista lunedì 25 febbraio al Teatro della Pergola di Firenze (inizio ore 15,30 con la proiezione di un film seguita da un dibattito e, alle 21, da uno spettacolo
teatrale). Il tour a giro per la Toscana si svolgerà entro dicembre e sarà caratterizzato dallo stesso programma presentato alla Pergola: il film («Vite strozzate» di
Ricky Tognazzi con Luca Zingaretti e Sabrina Ferilli. Un film verità sul mondo som verso dell’usura, visto dagli occhi delle vittime); il dibattito sul tema dei «Debiti
familiari» (con esperti di settore, vittime dell’usura, rappresentanti di istituti bancari, operatori locali dei Centri di Ascolto antiusura messi in piedi dalle Misericordie); lo
spettacolo teatrale («Un matrimonio quasi felice» di Nicola Zavagli con Beatrice Visibelli, Giovani Esposito e gli attori della compagnia Teatri d’Imbarco. Una commedia in due atti
che analizza gli effetti distruttivi all’interno di una famiglia quando si scopre la situazione debitoria del padre). Sarà anche diffuso gratuitamente un volume («Vita a
credito») con materiale sulla prevenzione dell’usura e sull’educazione alla legalità.

Fra i risultati attesi – sottolineano alla vicepresidenza e all’assessorato alla cultura della Regione – è ritenuto fondamentale quello legato alla promozione di una sempre maggiore
cultura della legalità fra i giovani. Ma si tratta anche di rendere sensibili le famiglie sul tema del sovraindebitamento: frontiera allarmante perché sono sempre più
numerose le persone, anche del ceto medio e anche in Toscana, che non riescono a far fronte ai debiti contratti.

Nutrito il pacchetto delle forze, istituzionali e sociali, associate nel progetto: oltre alla Regione, le Province (Firenze, Pisa, Arezzo, Prato, Siena, Pistoia, Massa Carrara) e la Prefettura
di Firenze ma anche soggetti del mondo scolastico (Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, Università di Siena) e sociale (Libera, associazione Vittime di via dei Georgofili,
Legacoop, Caritas, Arci, Fondo Etico e Sociale delle Piagge, Federconsumatori, Centro Documentazione cultura della Legalità). Fra gli sponsor anche il consorzio Toscana Costruttori,
sindacati e – oltre a Banca Etica – anche una Banca di Credito Cooperativo: quella del Chianti Fiorentino.

Mauro Banchini

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