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La satira può migliorare le abitudini alimentari

La satira può migliorare le abitudini alimentari

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Milano — Il cibo, in particolare i dolci, ha un ruolo da protagonista TV in prima serata negli USA e i servizi di un programma satirico come il The Daily Show, possono migliorare le abitudini alimentari degli spettatori. È quanto emerge dalla nuova ricerca dell’Università della Southern California presentata oggi a Milano.

I risultati della ricerca del Norman Lear Center, presso la scuola Annenberg dell’Università, sono state presentati dal Direttore Martin Kaplan durante l’evento Hollywood and Dine: L’Immagine e l’impatto del cibo raccontati nello spettacolo, un simposio presentato dal Padiglione USA ad EXPO 2015 a Casa America, in Corso Venezia a Milano, dove sono intervenutiNorman Lear, il leggendario scrittore, produttore e regista; Phil Rosenthal, creatore di Tutti Amano Raymond e della nuova serie televisiva della PBS Io voglio quello che mangia Phil; Josh Kun lo studioso di musica e di storia dell’alimentazione e professore alla USC; e la rinomata chef (premio James Beard) di Los Angeles Sherry Yard.

L’evento è stato aperto dall’Ambasciatore USA in Italia John R. Phillips, dalla star e Ambasciatrice Expo 2015 Maria Grazia Cucinotta, e da Geoffrey Cowan, Presidente dell’ Annenberg Foundation Trust a Sunnylands.

La ricerca, realizzata grazie al programma Hollywood, Benessere e Società in collaborazione con il Centro Lear, ha analizzato il contenuto di più di 1.300 puntate dei più popolari programmi TV negli USA, nell’arco di dieci anni. Ne è emerso che il cibo è presente in 8 episodi su 10 in prima serata. Frutta e verdura sono apparsi sullo schermo con la stessa frequenza di biscotti, gelati e altri dolci. Alla verifica di quale cibo effettivamente mangiassero i personaggi, i dolci sono risultati quelli più frequentemente scelti. In particolare nelle commedie, i dolci sono stati consumati 2,5 volte più spesso rispetto a frutta e verdura. “Grazie alle ricerche sappiamo che gli spettatori sono influenzati dal comportamento, sano o dannoso che sia, tenuto dai personaggi in cui si immedesimano”, ha commentato Kaplan, aggiungendo, “Siamo perciò davvero sorpresi che l’America sia golosissima?” .

I ricercatori hanno anche valutato l’impatto delle cosiddette “news satiriche” sugli spettatori. Sulla base di un campione di 1.600 persone, un gruppo ha guardato un servizio contenente messaggi contrastanti in merito alla nutrizione forniti dall’industria del food, trasmesso da The Daily Show condotto da Jon Stewart. Un altro gruppo ha invece visto un video o letto un articolo con la stessa informazione, ma senza il taglio satirico. Facendo un confronto tra i gruppi, la ricerca indica che gli spettatori del The Daily Show hanno ricordato meglio quello che hanno visto, sono diventati più critici verso l’industria alimentare – ma con un approccio ottimistico – e a distanza di un mese finivano per mangiare più frutta e verdura.

Hanno guidato la ricerca la specialista Erica Rosenthal del programma di studi Hollywood, Benessere e Società, Martin Kaplan, Adam Amel Rogers, amministratore del progetto del Centro Lear, e Kate Langrall Folb, direttrice del suddetto programma.

Per maggiori informazioni sui risultati di ricerca: (https://hollywoodhealthandsociety.org/further-reading-food-depictions-tv e

Friends of the USA Pavilion Expo Milano 2015

Il dipartimento di Stato Americano ha selezionato Friends of the USA Pavilion come proprio partner del settore privato per lavorare con il Governo Americano al fine di implementare un programma ufficiale per gli Stati Uniti ad Expo. Friends of the USA Pavilion Milano 2015 è un’associazione no profit costituita dalla James Beard Foundation (JBF) e dall’International Culinary Center (ICC), in associazione con la Camera di Commercio Americana in Italia.

Il Padiglione USA a Expo Milano 2015 non sarebbe possibile senza il generoso contributo della crescente lista di partner: General Electric, NUSSLI, Fiat Chrysler Automobiles, CNH Industrial, PepsiCo, Microsoft, Uvet, FedEx, Walgreens Boots Alliance, DHL, The Gavio Group, MasterCard, Boeing, Brand USA, DuPont, Adler Pelzer, Eccellenze Campane, Boeing, Cisco, Luxottica, Brooks Brothers, illy, Bank of America, EMC, 3M, CitiBank, Chevron, Research Frontiers, Vidsys, Alaska Seafood, Dow, Zonin 1821, Uber, McKinsey & Company, Pirelli, Motorola, Geox, HP, Poretti, Visit California, Louisiana Travel, Travel Oregon, Fleishman Hillard, U.S. Sustainability Alliance, Mapei, American Hardwood Export Council, Food Export Association of the Midwest USA, Food Export USA-Northeast, NAEGA, USA Poultry & Egg Commission, USA Rice Federation, Organic Trade Association, U.S. Dairy Export Council, U.S. Grains Council, U.S. Soybean Export Council, The Beaches of Fort Myers & Sanibel, Greenhouse Communications LLC, Copernico, Sweet Street Desserts and the Bracco Group.

Sotto la guida del Commissario Generale, l’Ambasciatore Doug Hickey e la supervisione del Dipartimento di Stato Americano, Friends of the USA Pavilion coordina ogni aspetto del progetto, in collaborazione con un team di esperti negli ambiti della scienza, del business, della tecnologia, dell’agricoltura, della sostenibilità, del design e di altri settori. La direzione del Padiglione include la presidentessa Dorothy Hamilton (fondatrice e AD di ICC), il CEO Charlie Faas ed il direttore creativo Mitchell Davis (EVP della JBF). Biber Architects è lo studio di architettura.

Per maggiori informazioni: www.usapavilion2015.net e www.expo2015.org/en.

Chiara Danielli
Redazione Newsfood.com

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