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La pizza? “Alimento sano, non va demonizzata”

La pizza? “Alimento sano, non va demonizzata”

By Redazione

La pizza: per la sua facilità di consumo e capacità di piacere è stata spesso considerata junk food, il cibo cattivo ricco di grassi e zuccheri. In realtà, è
un cibo sano, specie se preparato con particolare attenzione.

E’ il messaggio finale di una ricerca dell’Università di Glasgow, diretta dal dottor Michael Lean e pubblicata su “Public Health Nutrition”.

Gli scienziati hanno condotto un lavoro a due fasi.

Prima, hanno condotto un’analisi (composizione e calorie)di 25 varietà di pizza margherita in commercio: sono emersi così “Dati molto variabili”, con una peso calorico compreso
tra le 250 e 600 calorie.

E’ iniziata così la seconda fase: in tandem con la start-up Eatbalanced.com, gli studiosi hanno creato la loro pizza margherita secondo i criteri di salute per il consumatore e gusto
gradevole.

Per ottenere il primo obiettivo, l’impasto ha visto la riduzione del sale, in miglior equilibrio dei nutrienti fondamentali (carboidrati, proteine e grassi), più micronutrienti (vitamina
A, B12, C, ferro e iodio) e l’impiego di farina integrale.

Risultato, una margherita con equa ripartizione delle sostanze ed un apporto calorico inferiore alle 600 calorie.

Il gusto è stato messo alla prova da volontari assaggiatori, sia maggiorenni che non: in base alle loro impressioni, il prodotto è saporito e capace di competere sul mercato con
la pizza “standard”, forse più golosa, sicuramente meno sana.

Conclude allora il dottor Lean: “Molte pizze commerciali, per migliorare la conservazione del prodotto, hanno una quota eccessiva di sale e grassi. Questo studio dimostra come, con qualche
accortezza in più, sia possibile mangiare in maniera corretta anche quando si consuma un alimento già pronto”.

Sull’argomento pizza si è espresso anche il nutrizionista italiano Andrea Ghiselli, dirigente del Cra-Nut, Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione. Secondo Ghiselli, la
margherita può essere considerata un buon alimento da un pasto a settimana, da accoppiare ad attività fisica e dieta sana.

Infatti, Una margherita garantisce un apporto energetico, di poco
superiore a quello di un piatto di pasta condito, di norma compreso tra 600 e 700 chilocalorie. Chi ha un fabbisogno di 2.200-2.300 chilocalorie al giorno può mangiare anche una
margherita al giorno, mentre chi segue un regime dietetico ipocalorico da 1.400 chilocalorie deve sicuramente consumarla con minor frequenza. Ma non è possibile dare un’indicazione
valida su larga scala”.

Matteo Clerici

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