La carne di coniglio? E' carne sicura
20 Ottobre 2007
“I controlli sulle carni avicole, e in particolare su quelle di coniglio, sono così puntuali che la qualità igienico-sanitaria non è, e mai sarà, in discussione,
anche se il nuovo sistema di sorveglianza sulle carni va ad aumentare i costi a carico delle aziende”.
Guido Grilli, dell’Università di Milano, ha chiarito questo concetto, scontato per gli addetti ai lavori, ma non sempre chiaro al di fuori della cerchia degli esperti. Ne ha parlato
durante il primo convegno di Fieravicola 2007, alla Fiera di Forlì. Il convegno, organizzato dall’Asic (Associazione scientifica italiana di coniglicoltura) nell’ambito delle Giornate di
Coniglicoltura, è stato un’occasione di confronto riguardo la situazione delle carni e la tutela del consumatore.
“Le aziende già applicano un sistema di autocontrollo – ha ribadito Grilli – che dà garanzie sotto tutti i punti di vista. Ma il nuovo sistema di sorveglianza è ancora
più restrittivo e intensifica i controlli. Il settore non si è fatto trovare impreparato: gli esami di laboratorio dei campioni, prelevati l’anno scorso nelle aziende, hanno
evidenziato solo lo 0,1% di ‘non conformità’. E i primi a voler garanzie sono proprio i produttori”.
Le carni di coniglio hanno un mercato particolare: solo pochi grandi gruppi vendono con il proprio marchio, mentre la maggior parte degli allevatori vende alla Grande distribuzione organizzata,
la quale poi mette il proprio marchio.
“Ma la Gdo fa ulteriori controlli – ha concluso Grilli – e ‘perdona’ una volta sola. Infatti, alla seconda ‘non conformità’ il contratto di fornitura viene rescisso”.