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Kenya: in risposta alla crisi alimentare il WFP potenzia l’assistenza alimentare

Kenya: in risposta alla crisi alimentare il WFP potenzia l’assistenza alimentare

By Redazione

Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) sta potenziando l’assistenza alimentare in Kenya per sfamare 3,5 milioni di kenioti colpiti dalla siccità e dall’alto costo degli
alimenti. Per evitare che i più vulnerabili soffrano la fame, lancia un appello ai donatori per 244 milioni di dollari. «I kenioti, già in difficoltà per la
siccità e l’aumento dei prezzi, sono ora colpiti dalla crisi finanziaria» ha detto Burkard Oberle, direttore del WFP in Kenya aggiungendo che il calo delle rimesse degli emigrati,
combinato alla perdita dei raccolti, farà sì che ulteriori centinaia di migliaia di persone dovranno lottare per il cibo.

I contadini che producono per la pura sussistenza, nelle zone del sud-est e della costa, sono stati i più danneggiati dall’assenza di piogge tra ottobre e dicembre, perdendo quasi tutto il
raccolto. Molte famiglie stentano a procurarsi il cibo anche per un solo pasto al giorno e avranno bisogno, in alcuni casi, di assistenza alimentare sino alla prossima stagione del raccolto
associato alle piogge «brevi», nel 2010. Oberle ha aggiunto che i tassi di malnutrizione infantile nelle zone pastorali e nei distretti agricoli più marginali, hanno già
raggiunto o superato i livelli di crisi.

La nuova operazione del WFP, dal 1 aprile, potenzierà l’assistenza alimentare adottando le seguenti specifiche misure: aumentare, da 1,2 milioni a 2,5 milioni, sino a tutto gennaio 2010,
il numero delle persone che in Kenya beneficiano delle distribuzioni generali di cibo del WFP. Nello stesso periodo, assistere 340.000 persone, compresi bambini, donne incinte o che allattano e
orfani. In questa cifra sono incluse 175.000 persone che riceveranno razioni mensili per tutta la famiglia, vivendo in zone urbane sovraffollate e avendo un bambino malnutrito. Fornire un pasto a
scuola a 655.000 bambini come incentivo alle famiglie a mantenere i figli a scuola nei periodi di crisi, per evitare che abbandonino le lezioni in cerca di lavoro e cibo.

Una diversa operazione fornisce attualmente cibo a scuola a 770.000 bambini. Il governo del Kenya, a gennaio, ha dichiarato lo stato di calamità in assenza delle piogge «brevi»
nelle pianure del sud-est e nelle zone agricole marginali della costa oltre che negli altipiani centrali. I 3,5 milioni di persone che dovrebbero ricevere l’assistenza alimentare del WFP vivono
principalmente in zone rurali. Inoltre, il governo ha identificato circa 4 milioni di persone nelle zone urbane a rischio insicurezza alimentare e 1,9 milioni di persone affette da HIV/AIDS.
L’alto costo degli alimenti ha esacerbato la crisi causata dalla siccità e ridotto la possibilità delle persone di acquistare cibo.

In alcune zone del paese, i prezzi del mais sono aumentati anche del 130 per cento dallo scorso anno. L’inflazione e l’alto costo di carburante e fertilizzanti hanno impedito ai contadini di
produrre maggiori raccolti. Questa settimana dovrebbe essere resa nota una verifica congiunta di governo, agenzie ONU e ONG sull’andamento delle piogge, in cui si segnala come la produzione di
mais, nella stagione commerciale 2008/2009, sia stata del 15 per cento al di sotto della media. Gli alti prezzi alimentari hanno ridotto la disponibilità dei cereali a prezzi accessibili
per molti kenioti. Le malattie del bestiame e i conflitti nelle zone pastorali del nord hanno, inoltre, indebolito la capacità di molti di procurarsi il cibo.

La nuova operazione del WFP aiuterà le persone a ricostruire e preservare i mezzi di sussistenza nel lungo periodo, fornendo altresì al WFP la flessibilità di rafforzare le
proprie operazioni in tempi di crisi. Il WFP sta incoraggiando gli agricoltori ad indirizzarsi verso raccolti resistenti alla siccità, come il miglio e il sorgo. Attraverso i progetti di
«Cibo in cambio di Lavoro», le comunità ricevono cibo se lavorano alla costruzione di invasi d’acqua e di altri sistemi per la raccolta delle acque utili all’agricoltura, per
proteggersi dagli effetti più negativi della siccità. La nuova operazione del WFP in Kenya costerà complessivamente 474 milioni di dollari per il periodo aprile 2009-marzo
2012. Per quanto riguarda i 244 milioni di dollari necessari fino a febbraio 2010, vi sono già i contributi dei seguenti donatori: Spagna, Giappone, Turchia e Australia.

Il WFP/PAM è la più grande agenzia umanitaria del mondo e l’organizzazione delle Nazioni Unite in prima linea nel rispondere ai problemi della fame. Nel 2009, il WFP/PAM prevede di
sfamare circa 100 milioni di persone in 77 paesi. Visita il sito web in italiano: https://www.wfp.it

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