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Italia-Russia, a luglio revoca embargo?

Italia-Russia, a luglio revoca embargo?

By Giuseppe

Oggetto: ITALIA-RUSSIA. REVOCA EMBARGO

Data: 22 marzo 2016 18:25:21

FRUIT&VEG SISTEM  4-6 MAGGIO 2016 – VERONA CAPITALE ANCHE DI UN MESSAGGIO DI DISTENSIONE E DI NUOVA PRASSI
ITALIA- RUSSIA, FORSE LA FINE DI UN EMBARGO. FORSE UN NUOVO APPROCCIO FRA EST E OVEST PER TUTTI

Giampietro Comolli:
La situazione attuale diventa sempre più insostenibile. I rapporti, anche di confini geografici e di trasporti, fra Europa e Russia non possono prescindere da una revisione e scadenza dell’embargo. Politicamente a livello globale l’embargo verso la Russia dovrebbe scadere, come esecuzione biennale, a luglio 2016; pertanto  nella speranza di un non-rinnovo diventa strategico e importante attivare contatti e azioni che siano di auspicio per importanti accordi futuri.

E’ evidente che – oggi – ci sono eventi e catastrofi che devono far riflettere e devono suggerire obbligatori percorsi e strategie diverse. Faccio riferimento agli attentati in Europa che assumono sempre più la matrice di lotta ad un sistema economico-occidentale che deve porsi delle domande importanti sulle priorità da guidare e da porre al primo posto in ogni contatto, contratto, azione, iniziativa.

Ben venga il libero mercato e la massima espressione democratica e sociale che il benessere – e il consumismo degli ultimi 15 anni – ha permesso di mantenere. Ma questi attentati sono contro il nostro sistema di vivere, le nostre condizioni sociali, le nostre convenzioni e convinzioni di vita compreso un benessere diffuso e una libertà di pensiero e di vita che non piace ad altri. Invidia, gelosia, egoismo, paura, vigliaccheria… sono tutti sentimenti vicini a un asse conduttore e impalcatore di un mondo medio-orientale e di origine mussulmana che tenta di scardinare il mondo occidentale non colpendo gli Organi o i Politici di turno, ma le nuove generazioni europee, i luoghi del tempo libero e del lavoro, i simboli di una cultura diversa.

Da non sottovalutare: non è terrorismo pure e semplice, non è lotta di religione, è ben più sottile la questione. Forse cercando di unire gli sforzi, eliminare barriere doganali, ripristinare veri controlli sui territori e non in ufficio, meno burocrazia inutile, meno inefficienza e fare in modo che anche Europa e Russia condividano contratti e sistemi produttivi, solidali, economici possa essere un esempio e una prova di solidità e di condivisione contro chi sta cercando di minare la vita, non un sistema, delle nuove generazioni.

Mi scuso per la premessa forse inutile, ma speriamo che tutti i sistemi sanzionatori ed embarghi che vedono l’agroalimentare e l’enogastronomia coinvolti siano eliminati. Poter mangiare tutti, senza sprechi, poter gustare il meglio volendo e potendo, non deve diventare un modo di ricattare e di mettere sotto scacco un popolo o più popoli inermi.

Certo che è auspicabile, e molto meglio, se tutti i paesi di qualunque estrazione e regione pensassero più a spendere e investire in occupazione e in alimentazione e non ad acquistare armi e bombe; sarebbe la strada giusta.
Certo che se non ci fossero i dittatori sarebbe tutto più giusto e più equo.
Certo che si risolverebbero problemi sociali enormi  di fame e di dignità se i petrodollari non foraggiassero l’industria delle armi, se ci fossero meno mitra al mercato nero, e più pomodori, più olive, più carote. Ma se tutti lavorano, se tutti mangiano forse certe migrazioni pandemiche e certe immolazioni non troverebbero adepti.

Non credo sia un ragionamento qualunquista, populista, fuori tema. Anzi quante volte si inizia con un embargo per poi crescere l’escalation. Vediamo quindi l’iniziativa di Verona, non solo come una fiera commerciale, ma soprattutto come un modo di usare la frutta e le verdure, orticoltura dop italiana, come ambasciatrice di un messaggio di parità, di impegno reciproco, di sforzo per dare a tutti i popoli e a tutti gli angoli della terra la possibilità di diventare produttori diretti  del proprio meglio a tavola.

Perderemo forniture, si abbasseranno i volumi commerciali e quindi le imposte, ridurremo il consumo di terra, ridurremo fortemente gli sprechi alimentari, saremo più attenti alla nostra salute e a quella degli altri … speriamo che questo avvenga grazie anche all’accordo fra Fruit&VegSystem con Eurasiatx e Eurasian Communication Center a Verona. Le nuove regole di libero scambio  tra Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Kirghizistan, Paesi leader nell’esportazione di energia e risorse minerarie, devono consentire e favorire l’introduzione sugli stessi mercati di  ortofrutta e di lavorati agroalimentari di qualità.

Senza peccare di presunzione, l’eliminazione dell’embargo può essere un inizio di dialogo e di distensione internazionali. Obiettivo del “bilaterale” Italia-Russia è fornire alle imprese gli strumenti corretti per il mercato russo, e noi aggiungiamo anche tutti gli strumenti di condivisione e di collaborazione nella produzione alimentare mondiale.

Giampietro Comolli

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Nota: Giampietro Comolli è Editorialista di Newsfood.com,
Curatore della Rubrica di economia,  food&beverage e Gusturismo e della rubrica

Giampietro Comolli
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Cum grano salis, a cura di Giampietro Comolli


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