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Intervista a Giovanni Vignola, Amministratore Unico e CEO di Riseria Vignola

Intervista a Giovanni Vignola, Amministratore Unico e CEO di Riseria Vignola

By Tiziana

Riseria Vignola partecipa al SIAL Paris da diverse edizioni. Quanto è importante il mercato francese per l’azienda?

Il mercato francese contribuisce per oltre il 20% del nostro fatturato totale, per cui Sial Paris per noi è un appuntamento strategico. Facendo un’analisi a livello di export, un terzo del fatturato viene registrato in Francia.

 

Quali sono le linee da voi prodotte più apprezzate in Francia?

Prevalentemente i prodotti bio ed etnici. L’agricoltura biologica è uno dei nostri tratti distintivi, per tecnica e innovazione: la gamma della linea bio è davvero molto ampia e comprende non solo diverse qualità di riso, ma anche cereali, legumi e semi. Per quanto riguarda l’etnico, sicuramente il Mirai che è una varietà di riso selezionata e ideata per la preparazione di sushi e piatti della cucina giapponese.

 

Quest’anno presenzierete anche con un prodotto per il canale Ho.Re.Ca., la linea Origini – Capolavori di Natura. Quali sono le vostre aspettative?

Gli Chef francesi sono sempre alla ricerca di novità, di qualità e di prodotti particolari, caratteristiche che contraddistinguono i risi di questa gamma premium, composta da quattro differenti qualità: il rosa puro, il viola intenso e il nero assoluto – che nascono dal Verelè, varietà di riso nero a chicco lungo intensamente aromatica – e il bianco essenziale, un eccezionale Carnaroli biologico.

Penso che la manifestazione rappresenti una grande opportunità per presentare questa nuova gamma al mercato.

 

I risi della linea Biologico sono coltivati attraverso la tecnica della pacciamatura. Può raccontarci bene in cosa consiste?

La tecnica della “pacciamatura verde” rappresenta la nuova frontiera del settore: un procedimento che riduce il consumo di concime, acqua e semenza, grazie a un sistema totalmente naturale, in assenza di diserbanti, nel più assoluto rispetto per l’ambiente. Questo metodo prevede fasi successive di lavorazione: in autunno nelle risaie si semina l’erbaio, un mix di erbe e colture che viene lasciato crescere fino a primavera inoltrata e poi abbattuto con dei rulli all’inizio della stagione della semina. Dopo la posa diretta del seme, viene dapprima immessa l’acqua in risaia e successivamente tolta per l’asciutta di radicamento del chicco, che germina sotto la trama di erba (cosiddetta “pacciamatura verde”) che inibisce naturalmente la crescita delle malerbe. Il campo viene nuovamente sommerso e le piantine di riso crescono fino all’asciutta finale, quando si procederà con la mietitura.

 

Dove utilizzate questa tecnica?

Questa tecnica è utilizza nella Cerearicola San Giacomo,  dislocata a Mortara (Pv) e Livorno Ferraris (Vc), per la produzione di riso arborio, carnaroli, originario integrale e ribe semilavorato, che vengono confezionati in doypack, 100% riciclabili.

 

Dove possiamo trovarvi al Sial Paris?

Al Padiglione 5B, Stand P045

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