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Informazione: l'importante è la salute

By Redazione

Quando gli europei ascoltano i telegiornali o leggono le news su carta e online, quello che sperano di trovare non sono informazioni di argomento sociale o sull’andamento economico del loro
Paese, né tantomeno news internazionali; ciò che gli abitanti del Vecchio Continente hanno a cuore, prima di tutto, è la salute.

STAR BENE
Proprio il benessere, infatti, quello di corpo e mente, è l’argomento sul quale desiderano essere costantemente informati: apprendere che una nuova cura per una certa malattia è
stata testata con successo conta più dell’annuncio di buoni risultati finanziari o di qualsiasi aggiornamento sulla vita di vip e politici di turno. Insomma, la salute prima di tutto.

LA RICERCA
È un nuovo sondaggio di Eurobarometro condotto su un campione di 29 mila interviste realizzate in 29 nazioni a rivelare questa preferenza della popolazione, in particolare di quella dei
più vecchi stati membri dell’Unione. E accanto a medicina e salute, spiega ancora la ricerca della Commissione Europea, tra le priorità dei cittadini vi sono scienza e tecnologia.
La gente sa che la ricerca medica è importante, e non si lascia scappare segnalazioni di nuove scoperte o ritrovati; allo stesso modo, scienziati e medici sono considerati figure
professionali autorevoli e affidabili, e le relative istituzioni internazionali godono di maggiore stima rispetto a quelle regionali o governative. L’Eurobarometro ha infatti messo in luce che
le voci più ascoltate dai cittadini europei sono quelle di dottori ed equipe mediche (53 per cento), di ricercatori universitari (47 per cento), e infine di riviste scientifiche e
mediche specializzate (31 per cento). Per quanto riguarda invece i canali di informazione, la televisione resta in assoluto il medium più utilizzato (70 per cento), seguita da
quotidiani, radio e riviste. Un 19 per cento di europei (in particolare quelli più giovani) si rivolge anche all’internet come fonte di informazione scientifica.

ANZIANI E MALATTIE INFETTIVE
Come spiega Janez Potočnik, commissario UE per la ricerca, questa attenzione nei confronti dei suddetti argomenti è sicuramente legata all’invecchiamento della popolazione europea,
anche se in pratica sono numerosi anche i giovani interessati alle medesime questioni (61 per cento dei ragazzi della fascia di età 15-24 contro il 76 per cento degli adulti over 55). In
tutti i casi, quel che preme di più sapere è come proteggersi dalle malattie infettive e sconfiggere così l’ansia da pandemia che puntualmente accompagna le migrazioni dei
volatili da oriente?

Alessandra Carboni
18 settembre 2007

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