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Il Tfr e il Tfs dovuto in caso di morte del lavoratore a riposo spetta agli eredi che abbiano presentato la denuncia di successione

Il Tfr e il Tfs dovuto in caso di morte del lavoratore a riposo spetta agli eredi che abbiano presentato la denuncia di successione

By Redazione

Il pagamento del TFR o del TFS, in caso di morte del lavoratore dopo il collocamento a riposo, e’ subordinato alla circostanza che gli eredi provino l’avvenuta presentazione della denuncia di
successione.
L’Agenzia delle Entrate ha quindi confermato, in risposta ad uno specifico quesito posto dall’INPDAP, le disposizioni emanate dall’Istituto in merito alla necessita’ che prima di procedere al
pagamento del Trattamento di Fine Rapporto o del Trattamento di Fine Servizio gli uffici acquisiscano il certificato di presentazione della denuncia di successione. Ciò tuttavia solo
quando il diritto ai trattamenti spetta “iure successionis”, cioe’ quando il lavoratore e’ deceduto dopo il collocamento a riposo.
  Il TFR o il TFS, come spiega nella risposta l’Agenzia delle Entrate, e’ costituito da accantonamenti annuali di quote della retribuzione percepita dal lavoratore dipendente durante il
rapporto di lavoro. Al termine del rapporto, qualunque sia la causa della cessazione, l’Ente previdenziale presso il quale il lavoratore e’ iscritto procede all’erogazione delle relative
somme.
Nel caso di morte del dipendente in attivita’ di servizio, il TFR o il TFS spetta alle persone indicate dal codice civile (coniuge, figli, eventuali parenti e affini a carico) “iure proprio”,
cioe’ in base ad un loro diritto riconosciuto dalla legge, in quanto le indennita’ nei loro confronti rispondono ad una funzione previdenziale.
In questa ipotesi i trattamenti non concorrono a formare l’asse ereditario, la loro corresponsione e’ indipendente dall’accettazione dell’eredita’ e l’Ente previdenziale pur disporre il pagamento
senza vincoli.
Diversa e’ invece l’ipotesi nella quale il decesso del lavoratore si sia verificato dopo il collocamento a riposo: in questo caso, la somma maturata a titolo di TFR o di TFS, entrando a far parte
dell’asse ereditario, viene acquistata per successione.
Di conseguenza l’Istituto previdenziale non può procedere alla liquidazione se l’erede non fornisce la prova dell’avvenuta presentazione della denuncia di successione o non dichiara per
iscritto che non era tenuto a presentarla.

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