Il meccanismo di risposta al danno al DNA inibisce lo sviluppo dei tumori di origine virale
9 Ottobre 2007
Un’équipe di ricercatori dell’Università di Helsinki (Finlandia) ha scoperto che lo sviluppo dei tumori di origine virale può essere bloccato dal meccanismo di risposta al
danno al DNA, tuttavia dai risultati è emerso anche che questa azione è limitata alle prime fasi dell’evoluzione del tumore, ossia quando viene attivato il sistema di controllo
del danno al DNA.
Un meccanismo simile è stato osservato nei tumori imputabili all’azione degli oncogeni: questi ultimi sono responsabili della proliferazione del DNA e possono determinare un
deterioramento cellulare. Il sistema di controllo del danno al DNA causato dagli oncogeni è poi in grado di arrestare precocemente lo sviluppo dei tumori.
Il gruppo di ricerca di Päivi Ojala istituito nell’ambito del programma di ricerca sulla biologia genomica dell’Università di Helsinki ha studiato l’herpesvirus associato al sarcoma
di Kaposi (KSHV). Il KSHV è un virus tumorale umano all’origine del sarcoma di Kaposi, il tipo di neoplasia attualmente più comune nell’Africa subsahariana, dove il KSHV e il
virus da immunodeficienza acquisita (HIV) sono molto diffusi. Sinora non è stata sviluppata alcuna cura efficace per i tumori causati dal KSHV.
Nelle prime fasi dell’infezione da KSHV, il virus imita l’azione di varie proteine cellulari. Una di queste proteine virali, la ciclina virale, induce uno stress replicativo nelle cellule che
rivestono le pareti interne dei vasi sanguigni (cellule endoteliali). Tale azione implica a sua volta un deterioramento cellulare e la conseguente attivazione della risposta al danno al DNA. Lo
sviluppo dei tumori può quindi essere bloccato dal meccanismo di riparazione avviato dalle proteine stesse. Gli scienziati finlandesi sottolineano tuttavia che i sistemi di controllo del
danno al DNA vengono attivati solo nelle prime fasi dell’evoluzione del tumore. A uno stadio più avanzato, le cellule colpite dal KSHV possono prevalere ed eludere il sistema di
controllo.
Il programma coinvolge varie università e istituti di ricerca in Finlandia e Svezia. È stato finanziato in parte dal progetto comunitario INCA (ruolo delle infezioni croniche
nello sviluppo del cancro), finalizzato a studiare alcuni tipi di cancro di origine virale. Lo studio è stato pubblicato il 28 settembre 2007 sulla rivista ad accesso libero
«Public Library of Science (PLoS) Pathogens».