Il Garante della privacy: con la nuova tecnologia siamo Nudi come Adamo ed Eva

Francesco Pizzetti, presidente del Garante per la protezione dei dati personali, presenta al Parlamento dalla Sala Zuccari del Senatola sua relazione annuale senza usare mezze parole.

Per Pizzetti, di fronte alle nuove tecnologie ” l’umanità’ si trova a fare i conti con una nudità’ totale, che solo Adamo ed Eva nel giardino terrestre erano in grado di
sopportare”.

L’Autorità’ in questo ha il compito di ”aiutare le persone a essere consapevoli e ragionevolmente libere di padroneggiare la tecnica e non esserne schiave”.

La relazione sottolinea come il nuovo modo di fare informazione non ha solo cambiato le regole del mestiere ma, sopratutto, i nuovi pericoli, legati ” ad un uso sprovveduto e disattento
delle nuove opportunità’ della rete”. La trappola più insidiosa è legata alla capacità della rete di conservare le informazioni: ciò, per Pizzetti,
“collegato con i motori di ricerca e con la loro caratteristica di decontestualizzare le notizie catturate in rete, provoca problemi inediti, potenzialmente lesivi della vita delle
persone”.

Missione del Garante sarà perciò ”e’ la difesa intransigente del diritto dei cittadini al controllo sui loro dati e alla tutela della vita privata”, per evitare schedature
illegali e lesive della privacy, dando ad ognuno il massimo possibile di controllo sui propri dati personali.

Attenzione speciale data ai giovani, con un vademecum per la gestione dei social network.

Spiega ancora Pizzetti: “Più’ limitato ma non meno innovativo il provvedimento col quale abbiamo impartito le regole da seguire per il cd il ‘riciclaggio’ del materiale informatico e
cioè’ il riuso di computer dismessi o di altri apparati elettronici, quali ad esempio i telefonini, che spesso contengono un numero altissimo di dati personali”.

Il presidente dell’ Autorità garante conclude così il discorso, tracciando la strada per il futuro: “Nei prossimi mesi dedicheremo una parte della nostra attività alle
banche dati nei settori ella sanità, della assistenza sociale e, in generale, nel welfare. Di intesa col suo presidente, condurremo un’ampia attività ispettivo-collaborativa sui
trattamenti effettuati dall’Inps. Le esperienze accumulate in materia di trattamenti sanitari e assistenziali ci saranno utili per accompagnare la riforma del welfare, specialmente se
avrà consenso il modello indicato nel Libro bianco sul futuro del modello sociale”.

Matteo Clerici