GAVI DI GAVI, BOLLICINE CORTESI

3 Settembre 2017
Usciamo dall’autostrada A7-E62, più nota anche come autostrada dei fiori perché unisce Milano alla riviera ligure di ponente, al casello di Serravalle, dove visitiamo la biblioteca-museo archeologico, gli oratori dei conventi medioevali dei “bianchi e dei rossi”, luoghi ospitali per i viandanti medioevali che percorrevano l’antica via del sale e dell’olio. Seguiamo la SS35 fino a Libarna antico castrum romano per visitare il sito archeologico. Saliamo a Rovereto di Gavi per un piatto straordinario di agnolotti cotti nel vino bianco.
Tutt’intorno le vigne di uva bianca Cortese, una particolarità del territorio.
A Gavi visitiamo il Forte (in foto) fra vigne, boschi di castagni e lecci, assaggio dei famosi amaretti morbidi.
Seguendo la SP158 verso nord e la pianura proseguiamo il tour lungo le SP 155, 175 e 177 con visita ai diversi borghi della valle Scrivia e Orba con i castelli di Tassarolo, Castelletto, Montaldeo e San Cristoforo, segno di un territorio ambito e di confine, per arrivare alla città e al castello di Novi Ligure. Percorriamo le strade centrali con le meravigliose case di argilla colorate ancora rimaste, le meridiane di palazzo Negroni e i vari palazzi Delle Piane, Spinola, Doria, la Colleggiata e la Pieve di Santa Maria, oltre al museo del ciclismo e dei campionissimi.
Obbligato l’assaggio della farinata e focaccia fritta super, abbinata a un effervescente vino bianco. Prendiamo la strada del rientro spostandoci sulla SP164 che ci conduce al casello autostradale di Novi sulla bretella autostradale che unisce la A26-E25 con la A7-E62 dei Fiori.
Viaggi in libertà in territori del vino
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Giampietro Comolli
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Giampietro Comolli
Editorialista Newsfood.com
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