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Frisullo: «la destra contro le imprese che investono nelle energie rinnovabili»

By Redazione

Bari – «Ormai è chiaro che l’obiettivo a cui punta Forza Italia non è tanto quello di affrontare il tema delle energie rinnovabili ma quanto quello di
denigrare e demolire l’attività imprenditoriale del Gruppo Italgest, azienda leader nel settore».

Lo ha dichiarato il Vice Presidente della Regione Puglia Sandro Frisullo dopo le dichiarazioni di alcuni consiglieri regionali del centrodestra in merito alla velocità dell’iter
autorizzativo da parte della Regione alla costruzione e all’esercizio dell’impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile a biomasse «Helianots 1» nel Comune di
Lecce. «Siamo di fronte – prosegue Frisullo – ad un’offensiva premeditata, assolutamente pretestuosa e che mira esclusivamente a danneggiare il lavoro coraggioso e innovativo che il dott.
De Masi sta tentando di avviare nel campo decisivo della nuova specializzazione competitiva, rappresentato dalle industrie delle energie rinnovabili».

Secondo Frisullo «mentre in Germania questo settore ha generato 50.000 nuovi occupati e prodotto una forte capacità competitiva nel campo della Ricerca e delle innovazioni
tecnologiche, da noi un tema così importante, della modernizzazione e la crescita dei nostri territori, viene piegato dentro polemiche pretestuose, elettoralistiche sollevando polveroni,
alimentando paure e fantasmi».

«A chi giova una – continua l’Assessore allo Sviluppo Economico – polemica contro le imprese che investono? Quella del Centro destra è una condotta irresponsabile che non
può che arrecare danni alla nostra economia e al nostro territorio. Di quali colpe si sarebbe macchiato il Gruppo Italgest?
Quello per cui sta investendo importanti risorse per realizzare un parco per le energie rinnovabili (eolico, fotovaltoico, biomasse) in assoluta sintonia con gli obiettivi di allentare la
dipenenza dalle fonti fossili, diminuendo così i fattori inquinanti e dannosi per la salute dei cittadini e concorrendo altresì a uno sviluppo di tipo nuovo, a una riconversione
della nostra industria manifatturiera, e all’aumento dell’occupazione dei nostri laureati e diplomati!?
Di quali colpe si sarebbe macchiato il Gruppo Italgest così da meritare un’aggressione sistematica da parte degli esponenti di Forza Italia?
Adesso, dopo gli attacchi di Lazzari e di Palese, non resta che attendere il «colpo finale» di Raffaele Fitto».

«A questo punto – conclude Frisullo – sorge legittimo il sospetto che a Paride De Masi si voglia far pagare non tanto la presunta celerità delle procedure autorizzative, quanto il
fatto che egli mantenga una sua autonomia di pensiero e non si sia acconciato ad essere un cortigiano».

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