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Puglia: cresce la domanda di energia elettrica da fonti rinnovabili

By Redazione

Bari – Cresce la domanda di energia elettrica da fonti rinnovabili e la Regione Puglia interviene sulla disposizioni della Finanziaria per facilitare le procedure di
autorizzazione, in Puglia basterà una DIA, la denuncia di inizio attività che si presenta ai Comuni, per avviare gli impianti con una potenza elettrica fino ad 1 megawatt.

La Regione Puglia è la prima in Italia ad aver corretto in aumento i limiti imposti dalla Finanziaria 2008, che aveva fissato parametri di potenza elettrica molto bassi per poter
autorizzare l’attività con la sola DIA, cambiando peraltro le regole valide fino all’anno scorso. Lo Stato dal 1° gennaio 2008 aveva imposto le nuove soglie (60 kilowatt per
l’energia eolica, 20 kW per la solare fotovoltaica, 100 kW per l’idraulica, 200 kW per le biomasse, 250 kW per i gas di discarica, i gas residuati dai processi di depurazione e i biogas), oltre
le quali era indispensabile l’autorizzazione regionale. In questo modo, anche piccoli impianti fotovoltaici, eolici o alimentati a biomassa erano costretti ad attivare una procedura decisamente
più complessa, che consiste nella richiesta dell’ «autorizzazione unica» rivolta all’Assessorato allo Sviluppo economico. La Regione Puglia, in pratica, ha rialzato i limiti
che lo Stato aveva abbassato, ripristinando le regole valide fino al 31 dicembre 2007.

L’Assessorato allo Sviluppo economico è intervenuto tempestivamente per consentire questa modifica. L’ha fatto attraverso l’articolo 17 del disegno di legge «Disposizioni
integrative e modifiche della legge regionale 31 dicembre 2007» approvato durante l’ultima seduta del Consiglio regionale. È una correzione di grande impatto in Puglia
perché la domanda di energia da fonti rinnovabili nell’ultimo anno è cresciuta in modo esponenziale.

Da una ricognizione statistica compiuta dall’Assessorato allo Sviluppo economico è emerso che fino al 2005 erano state presentate solo 52 domande di autorizzazione per gli impianti
eolici, nel 2006 altre 52, nel 2007 le richieste sono salite a 299, moltiplicandosi per più di 5 volte. In questo scenario è la provincia di Foggia a dominare con 174 domande
presentate, a seguire Brindisi con 36, Bari e Taranto con 30 richieste per ciascuna provincia, infine Lecce con 29. Passando alle biomasse (dal 2004 al 2007) le domande di autorizzazione sono
32, divise in modo più o meno uguale in tutte le province fuorché Foggia, che non ne ha presentata neanche una. Fanalino di coda il fotovoltaico: le domande riguardano tutte le
province, ma dal 2004 al 2007, sono solo 24.

«Tutti i dati in nostro possesso – ha commentato il Vicepresidente Sandro Frisullo – ci dicono che la Puglia è percepita come la frontiera nella produzione di energia da fonti
rinnovabili. È un cambiamento rivoluzionario. Passa però attraverso la sensibilizzazione dei territori e richiede una modificazione sostanziale dell’approccio della pubblica
amministrazione al tema dell’autorizzazione per le fonti rinnovabili. La semplificazione delle procedure per gli impianti più piccoli è un riconoscimento all’attività dei
Comuni pugliesi che stanno dimostrando attenzione al tema dell’energia pulita e una grande capacità di ottenere risorse aggiuntive con le royalities a loro riconosciute».
«È del tutto naturale – continua Frisullo – che ai Comuni pugliesi sia attribuita la competenza della gestione amministrativa degli impianti fino ad 1 megawatt che, specie per i
nuovi impianti fotovoltaici, costituisce un vero e proprio standard».

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