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FIVI Piacenza 2018 – Vignaioli Indipendenti – Intervista a Giampietro Comolli (Video)

FIVI Piacenza 2018  – Vignaioli Indipendenti – Intervista a Giampietro Comolli (Video)

By Giuseppe

FIVI Piacenza 2018, 25 novembre

Intervista di Giuseppe Danielli

FEDERAZIONE ITALIANA VIGNAIOLI INDIPENDENTI (FIVI) ASSOCIAZIONE MODERNA DIRETTA CHIARA CRESCE CONTINUAMENTE A SCAPITO DI ALTRI GRUPPI

La FIVI rappresenta oltre 1200 viti-vini-cultori provenienti da tutte le regioni italiane. Sono proprietari di vigne per 11.000 ettari vitati, una nicchia ma quasi tutti albergati nei più bei borghi d’Italia per un controvalore patrimoniale stimato in 1,5 mld/euro (stima Ceves), molte sono cantine aperte al enoturismo e alla integrazione territoriale,   vendono circa 80 milioni di bottiglie per circa 700 mio/euro di fatturato, di cui 280 mio/euro realizzati all’estero. In Italia nel suo complesso, invece, si coltivano 640.000 ettari vitati (di cui 490.000 ettari classificati Docg-Doc-Igt)  coltivati e di proprietà di  310.000 aziende viticole piccole, per il 90% familiari e da generazioni,  per un valore del patrimonio netto della #vignaitalia pari a 32 mld di euro.

Ci sono 32.000 cantine, di cui 3000 in forma associata e 28.000 piccole e medie. Si producono una media, anno per anno, di 45-46 mio/hl di vino di cui circa 20 milioni consumati in Italia, 22 mio/hl destinati all’estero e il resto come mosto e giacenze. E’ evidente che superproduzioni possono creare problemi di equilibrio aziendale e di mercato incidendo su prezzi all’origine e al consumo. La produzione annua del vino base vale 4mld/euro, cui fa da controaltare un fatturato di 13 mld di euro di cui 6,2 mld realizzati nel 2018 all’estero.

 

FIVI: PROMOTORE DI UN CAMBIO DI PASSO DEI CONSORZI DI TUTELA

Sempre più segnali di abbandono, delusione, ritiri, dimissioni dai consorzi di tutela. Finito il tempo della innovazione gestionale e organizzativa e della grande voglia di interprofessione unita sotto un unico cappello nazionale (Federdoc del 1998-2000), finito il tempo dei grandi bilanci consortili e della autodeterminazione e auto referenzialità cassata dalla UE (Valoritalia 2001-2010), finito il tempo delle revisioni e rivalutazioni e ammucchiate dell’Ocm vino (2010-2016)….ora cosa sono, cosa fanno, dove vanno i consorzi di tutela? La Federazione dei vignaioli indipendenti, capitanata da Matilde Poggi (Veneta) e da Walter Massa (Piemontese), ha presentato una proposta concreta al ministro Gian Marco Centinaio, prima che scoppi una forte querelle e si ritorni all’inizio degli anni ’80 del secolo scorso.

Redazione Newsfood.com

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