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Piacenza Expo 2018: mercato dei vini FIVI, Vignaioli Indipendenti

Piacenza Expo 2018: mercato dei vini FIVI, Vignaioli Indipendenti

By Giuseppe

PIACENZA Expo 2018: 24-25 NOVEMBRE –  8^ EDIZIONE DEL MERCATO VINI

L’ASSOCIAZIONE VIGNAIOLI INDIPENDENTI ALLA FIERA PIACENZA EXPO

Di Giampietro Comolli

A Piacenza Expo 2018 ottava edizione del Mercato dei vini
(i vini sono in esposizione, si possono assaggiare e acquistare mettendoli direttamente nel carrello come al supermercato)
prodotti dai vignaioli indipendenti, la federazione che oggi conta circa 1000 aziende associate da tutte le regioni italiane, riservata a tutti i viti-vinicoltori che sono titolari della intera filiera di produzione, dalla vigna all’etichetta, sia azienda singola o associata che  non acquista uva o vini per finalità commerciali.

 


Intervista  a Matilde Poggi e Walter Massa  edizione 2017

Matilde Poggi e Walter Massa – Fivi Piacenza 2017 – Intervista di Giuseppe Danielli, Direttore Newsfood.com

 

Vedi intervista a Matilde Poggi e Walter Massa – Edizione 2017 –
Clicca qui)

Vedi anche altri servizi edizione 2017

 

 


 

La federazione  ha lo scopo di rappresentare questi vignaioli presso le diverse istituzioni, facendosi carico di proposte e di iniziative anche di carattere legislativo, normativo del settore. Ultima iniziativa in ordine di tempo quella della revisione e riordino delle norme istitutive e regolamentari dei consorzi di tutela dei vini. Non contro i consorzi di tutela, ma con una visione di maggiore proporzionalità fra scelte e rappresentanze, fra decisioni e formule di governo associativo.

Il tema “per censo o pro capite” come sistema di votazione, ma anche la vera applicazione delle azioni di vigilanza e tutela, la sola promozione istituzionale e della denominazione, la correttezza della certificazione, la tracciabilità e la uniformità dei costi del controllo, la volontarietà o la obbligatorietà di partecipazione alle diverse attività anche separatamente…  sono tutti altri temi, e altri ancora ce ne sono, che il testo unico del vino italiano recentemente emanato non ha toccato o voluto toccare, ma che sono quotidianamente importanti.

Segnali di disaffezione e distacco di aziende soprattutto piccole, medie e di viticoltori dai consorzi è sempre molto attivo e continuo. Una emorragia che può vanificare il valore e l’impegno di anni fatti dai consorzi di tutela che possono avere una loro funzione e uno scopo, oggi ancor più di ieri.

All’inizio anni ’70 erano enti volontari, poi sono diventati enti riconosciuti per la vigilanza della DO, poi con il nuovo millennio sono stati anche controllori e certificatori diretti (secondo il mio vecchio parere un errore madornale!) per poi oggi tornare ad essere un ente territoriale di vigilanza generica, impegnati più nelle promozioni di eventi con la presenza di aziende, poco impegnati nella ricerca sperimentazione tutela zonazione  e con bilanci ridotti al minimo, senza figure dirigenziali da guida superpartes.

600 vignaioli, 2500 etichette esposte, in assaggio e in vendita diretta

A Piacenza, sabato e domenica 24-25 novembre, dalle 11 alle 19, saranno presenti 600 vignaioli artefici e responsabili delle 2500 etichette esposte, in assaggio, ma soprattutto in vendita. Il successo dell’evento è proprio quello di consentire una vendita diretta al consumatore: i vignaiuoli arrivano direttamene a casa dei clienti piacentini, milanesi, cremonesi, parmensi, pavesi ma anche emiliani, piemontesi, liguri e toscani.

La posizione logistico-geografica della Fiera Piacenza Expo (con a disposizione 13.000 metri espositivi, 500 carrelli da riempire, 20 artigiani del cibo) a 500 metri dalla uscita del casello autostradale piacenza Sud dell’autostrada A1 è molto comoda: 90 minuti da Torino, da Genova e da Bologna. Il luogo adatto.

L’edizione del 2017 ha visto la presenza di 15.000 visitatori, molti compratori per un giro d’affari in due giorni di oltre 110.000 euro. Un evento che la città di Piacenza dovrebbe maggiormente condividere, sostenere, sviluppare cercando anche di aumentare la presenza dei vignaiuoli piacentini medio piccoli che sono tanti, organizzare serate di scambio e di incontro cibo-vino, aggregare altri incontri e convegni con convenzione in alberghi della città, favorire il parcheggio dei visitatore, attivare taxibus continui dal centro città o dai parcheggi principali e tante altre cose.

Una città che dovrebbe accogliere in altro modo un grande evento del vino, un evento oggi molto gradito dal consumatore finale. Una specie di “cantine itineranti”, di non solo cantine aperte ma “cantina a casa” .

Durante le due giornate del mercato sono previste anche quattro degustazioni: una sui vini del Lazio e una del Trentino, poi le verticali di Barolo Bussia e di Barbaresco.

Interessante l’iniziativa condotta da Walter Massa sull’importanza dei tappi e delle chiusure dei vini. Nella giornata di sabato saranno consegnate le targhe FIVI ai nuovi punti di affezione, cioè quelli che in carta presentano soprattutto i vini dei soci Fivi.

Domenica 25 novembre sarà invece il giorno in cui sarà assegnato il premio al Vignaiolo 2018, intitolato a Leonildo Pieropan, quest’anno assegnato a Giuseppe Fanti, vignaiolo trentino, novantanni, un pioniere da vignaiuolo imbottigliatore fin dal 1971, primo a credere nella Nosiola di Pressano.

Orari di apertura del Mercato dei vini di Piacenza: dalle 11.00 alle 19.00.

Ingresso € 15.00, ridotto € 10.00 per soci AIS – FIS – FISAR – ONAV e SLOW FOOD e possessori del biglietto della manifestazione MareDivino 2018.

 

Giampietro Comolli
Newsfood.com

Giampietro Comolli
Economista Agronomo Enologo Giornalista
Libero Docente Distretti Produttivi-Turistici

Mob +393496575297

Editorialista Newsfood.com
Economia, Food&Beverage, Gusturismo
Curatore Rubrica Discovering in libertà
Curatore Rubrica Assaggi in libertà

Redazione Newsfood.com
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