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Firmato accordo per reindustrializzazione ex Montefibre

By Redazione

Napoli – E’ stato siglato stamani a Savona il secondo protocollo integrativo dell’accordo di programma per la reindustrializzazione dell’area di crisi industriale di Acerra, hanno
apposto la firma al documento il ministro per lo Sviluppo economico Pier Luigi Bersani, l’assessore regionale alle Attività produttive Andrea Cozzolino, il sindaco di Acerra Espedito
Marletta, l’amministratore delegato dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa Domenico Arcuri e i titolari delle principali imprese impegnate nella
costituzione del «parco industriale» dell’area ex Montefibre di Acerra, ossia Ngp Spa, Simpe Spa e Friel Spa.

Il protocollo integrativo sblocca 25 milioni di risorse pubbliche, di cui 8 milioni messi sul piatto dalla Regione Campania (a valere sul Paser e sui fondi strutturali europei 2007-2013) e 17
milioni reperiti dal ministero dello Sviluppo economico a valere sui fondi della legge 181 (Prodi bis) del 1989 finalizzata alla reindustrializzazione e al rilancio delle aree industriali
colpite da crisi. I nuovi fondi stanziati si aggiungono ai precedenti 30 milioni stanziati nel 2006 dalla Regione.

«L’accordo siglato stamani dà il disco verde al completamento dell’iter avviato nel 2005 per la reindustrializzazione dell’area ex Montefibre di Acerra e dà attuazione al
progettato «parco industriale» di Acerra – sottolinea l’assessore Cozzolino – che ospiterà una decina di nuove imprese che consentiranno di rioccupare tutti gli esuberi del
vecchio gruppo Montefibre e assicurando nuova occupazione. Ora abbiamo risorse e tempi certi anche per la realizzazione della più grande centrale elettrica a olio vegetale d’Europa con
l’utilizzo di tecnologie ecocompatibili e a basso impatto ambientale, al posto di una centrale termoelettrica obsoleta e inquinante». «Si tratta di un risultato atteso e importante
per il rilancio dell’economia campana – ha aggiunto Cozzolino – che si concretizza entro i tempi previsti. La Regione ha mantenuto i propri impegni. Ora la realtà produttiva del polo
industriale acerrano potrà cambiare volto. Qui saranno utilizzate moderne tecnologie ecosostenibili a che in comparti nuovi come l’aeronautica, la metalmenccanica e altri comparti per
diversificare i destini produttivi di quell’area a garanzia anche della stabilità dei livelli occupazionali».

La nuova centrale elettrica
Il progetto è della FRI-EL Green Power, società operante nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili, prevede l’ammodernamento della centrale termoelettrica
già presente nello stabilimento di Acerra che utilizzava combustibili fossili. Il nuovo impianto avrà una potenza di 74 Megawatt. Della vecchia centrale saranno riutilizzati,
inoltre, i capannoni, il camino e i serbatoi. L’ investimento previsto è di oltre 80 milioni di euro. Anche questo impianto entrerà in produzione nel 2008 e occuperà 25
lavoratori, già impiegati con la Ngp Srl. Il secondo protocollo integrativo dell’accordo di programma firmato oggi prevede tempi certi per l’avvio della centrale: 15 giorni per
l’informativa all’Ue e 30 giorni per la concessione, da parte della Regione Campania, delle agevolazioni all’investimento in questione.

L’insediamento produttivo
Risale al febbraio del 2007 l’acquisizione, da parte de La Seda de Barcelona, della maggioranza della proprietà della Simpe Spa. La società catalana, con 800 tonnellate annue e il
27% del mercato leader in Europa per la produzione di Pet. L’azienda spagnola effettua ad Acerra un investimento di oltre 20 milioni di euro, gran parte dei quali vanno ad integrare i 22
milioni di euro stanziati per rilanciare il sito di Acerra. L’operazione avviene con il contributo finanziario della Regione e del Ministero per lo Sviluppo Economico, e con Sviluppo Italia Spa
in base agli incentivi previsti dalla legge 181 del 1989. Si tratta del più grande investimento mai realizzato in Campania da una società straniera negli ultimi anni.
Nello stabilimento sarà prodotto il Pet per uso alimentari, polimero utilizzato, ad esempio, per la produzione delle comuni bottiglie e flaconi di plastica come contenitori di acqua
minerale, bibite, olio. Il sito entrerà in esercizio entro il 2008 e darà lavoro a 76 unità selezionate tra gli ex dipendenti della Ngp-Montefibre. In tutto, tra lo
stabilimento ex Ngp, la centrale elettrica, l’impianto di depurazione, il parco industriale le unità lavorative impiegate saranno a regime circa 350.

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