Fida-Confcommercio a convegno per riflettere sul futuro della categoria e del paese

24 Maggio 2019
Fida-Confcommercio, dibattito tra distribuzione organizzata e dettaglianti dell’alimentare specializzato, per il rilancio del settore, superando le difficoltà delle famiglie
Maurizio Ceccaioni
Erano settanta e arrivati da tutta Italia, i delegati della Federazione Nazionale Dettaglianti dell’Alimentazione di Confcommercio-Imprese per l’Italia (Fida), che domenica 19 e lunedì 20 maggio hanno partecipato alla Convention che si è tenuta a Castel San Pietro Terme (Bologna).
Al fianco della presidente Fida e vice presidente Confcommercio, Donatella Prampolini Manzini, il presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli.
Alla Tavola Rotonda sul presente e il futuro della distribuzione organizzata, che si è tenuta dopo l’intervento di Carlo Sangalli, hanno partecipato Donatella Prampolini Manzini, Marco Bordòli (ad Crai e Gruppo Levante), Giuseppe Caprotti (cofondatore di Esselunga spa), Mario Gasbarrino (presid. Gruppo Unes) e Sergio Imolesi (segret. gen. Associazione Nazionale Cooperative fra Dettaglianti Conad).
Durante la due giorni bolognese, il dibattito si è arricchito con studi e ricerche, presentati da Roberto Ravazzoni (docente presso il Dipartimento di Comunicazione ed Economia-UniMoRe) con ‘Dalla matita al tablet: il dettaglio alimentare specializzato nelle nuove dimensioni della concorrenza’; Natalia Massi (Senior Marketing and Retail Consultant di Kiki Lab) con una relazione su ‘Il successo dei negozi alimentari: chiavi e stimoli dalla ricerca mondiale’; Pierluigi Ascani (pres. Format Research), che ha presentato la ricerca ‘Innovazione, esigenze formative, occupazione, welfare: nuovi scenari e tendenze recenti della distribuzione alimentare’; Fabio Fulvio (Resp. Marketing, innovazione e internazionalizzazione di Confcommercio-Imprese per l’Italia) che ha presentato un focus sul neuromarketing.

Nell’intervento d’apertura della Convention, Donatella Prampolini Manzini ha parlato di «Analizzare le due anime diverse e complementari dei negozi specializzati e la distribuzione organizzata, con l’obiettivo comune della Federazione, di metterle a sistema e trovare le sinergie».
Carlo Sangalli ha sottolineato che «La fiducia di famiglie e imprese è in calo da diversi mesi, fenomeno che spiega la fragilità di investimenti, produzione e consumi. Come emerge dall’analisi del nostro Ufficio Studi, c’è, dunque, incertezza che frena i consumi e induce al risparmio precauzionale. La crescita perduta negli anni sembra irrecuperabile».
«Dal 2007 a oggi c’è stata una riduzione di reddito pro capite, di circa 20mila euro – ha detto ancora Sangalli – e di fronte a questa situazione serve un progetto credibile di riforma fiscale e taglio delle tasse, cominciando con la riduzione della spesa pubblica improduttiva, la dismissione del patrimonio pubblico, il recupero di risorse dal contrasto all’evasione e all’elusione. Solo così si darà una prospettiva diversa e migliore alle imprese e alle famiglie. E un ottimo punto di partenza resta l’abbandono chiaro e definitivo delle clausole di salvaguardia sull’Iva».
«Se siamo ancora qua dopo che è passato Darwin significa che qualcosa sappiamo fare», ha detto Donatella Prampolini Manzini nel suo intervento di chiusura. «Gli specializzati hanno finalmente smesso di piangere. Probabilmente la nostra forza è proprio nella personalizzazione dei punti vendita e nel valore del vicinato. La distribuzione organizzata è nata da percorsi di organizzazione di piccoli imprenditori indipendenti che avevano capito la necessità di cambiare e ancora oggi ne sono consapevoli. Distribuzione organizzata e specializzati hanno valori comuni: il cliente al centro; apertura al cambiamento; catena di comando cortissima, che significa reattività; apertura all’online però, per favore, a piccole dosi».
L’occasione dell’incontro di Fida-Confcommercio-Imprese per l’Italia, è servita anche a presentare nuove importanti partnership, sviluppate con Aht, Criocabin, Lamberet, Vodafone, Peugeot, Fri-Jado e Compagnia Della Spergola. Inoltre, grazie alla presenza dell’Università dei sapori, in provincia di Perugia, si sono fatti degli approfondimenti su ortofrutta, panetteria, pescheria, salumeria e gastronomia.