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Festival della Mostarda a Mantova e Cremona

Festival della Mostarda a Mantova e Cremona

By Giuseppe

Se, tre anni fa, Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Camera di Commercio di Mantova e Cremona, non avessero deciso di dedicare più attenzione ad una delle eccellenze della tradizione gastronomica lombarda, qual è appunto la mostarda, probabilmente questo antico prodotto avrebbe imboccato la strada del declino, anche per colpa della pigrizia del consumatore che non aveva voglia di cercare stimoli per il suo utilizzo in cucina.

In questo caso è stato il pubblico ad intuire la necessità di intervenire subito, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti: in quest’ultimo triennio, infatti, la mostarda ha riconquistato un ruolo di primordine nella cucina italiana. Un’ulteriore conferma si avrà sabato 14 e domenica 15 ottobre, a Mantova e Cremona, con la terza edizione del Festival della Mostarda, che si svilupperà in due giornate di incontri, degustazioni ed eventi culturali alla scoperta degli angoli più suggestivi delle due città lombarde, con la partecipazione di chef, produttori e critici gastronomici.

L’evento punta a celebrare tutte le sfumature di un prodotto tipico e al tempo stesso storico dell’Italia settentrionale, attraverso nuove interpretazioni culinarie. Dove la diffusione dell’alimento avviene verso il Seicento; le testimonianze ne associano il consumo alle festività natalizie. A confermare l’antichità della tradizione della mostarda, viene citata l’opera “La Secchia rapita” del Tassoni (1621), che, nel descrivere i doni a un legato pontificio, menziona (XII, 38) «due cupelle di mostarda di Carpi isquisitissime».

Il festival della mostarda coinvolge due città, Cremona, dove gli eventi saranno ospitati presso il PalaMostarda (Giardini pubblici di Piazza Roma) mentre a Mantova gli appuntamenti si terranno sabato 14 presso Palazzo Andreani (Via Calvi 28) e domenica 15 presso la Loggia del Grano (Via Spagnoli). A Cremona, poi, gli stand espositivi saranno aperti alle 10, con chiusura alle 24 il sabato e alle 19 la domenica. Le degustazioni, poi, prevedono l’abbinamento mostarda e formaggi dop, salame e mostarda, gran bollito e mostarda a cura del Gruppo Macellai Cremonesi, le degustazioni guidate dai produttori, laboratori per bambini e spettacoli musicali.

A Mantova, invece, sono diversi gli orari dell’apertura degli spazi espositivi (dalle 16 alle 18,30 il sabato; dalle 10 alle 19 la domenica) ma, anche alcune iniziative per celebrare questa eccellenza gastronomica padana. Così, oltre alla degustazione di mostarda abbinata alle produzioni tipiche della zona, domenica 15 è previsto un talk show condotto da Paolo Massobrio e gli chef e i produttori del territorio impegnati a svelare tutti i segreti della mostarda. Oltre, ovviamente, ad uno spettacolo musicale per concludere il festival.

Ed è giusto, a questo punto, che l’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, Gianni Fava dica che “il Festival della Mostarda ha avuto il merito di rilanciare un prodotto che fa parte della tradizione gastronomica padana ed è non soltanto un simbolo della cucina, ma costituisce un traino all’economia dei territori delle province di Mantova, Cremona e Pavia. È un prodotto che, proprio grazie all’evento che Regione Lombardia ha fortemente voluto, si sta destagionalizzando sempre di più e viene consumato non più solamente nelle stagioni più fredde, ma tutto l’anno, attraverso ricette secolari e accostamenti più estrosi, ispirati dalla fantasia dei cuochi”.

Mentre il Presidente della Camera di Commercio di Mantova, Carlo Zanetti, ci tiene a sottolineare “la scelta dell’ente camerale di ospitare nella Loggia del Grano di Palazzo Andreani, la terza edizione del Festival della Mostarda. Questo luogo, agorà raccolta del centro cittadino, gioiello del Liberty italiano, che apriremo al pubblico nell’occasione, ci permette di valorizzare al meglio uno dei prodotti tipici più rappresentativi del territorio nelle diverse declinazioni della parola che ne consente l’approfondimento conoscitivo, della visione e del conseguente assaggio. In un’atmosfera di bellezza e piacevolezza saremo protagonisti di un intrattenimento che vede nella solidità della tradizione tutti gli elementi di novità per un pubblico già numeroso e che auspichiamo in crescita.”

Mentre il Presidente della Camera di Commercio di Cremona Gian Domenico Auricchio ritiene positiva la decisione di sostenere “Iniziative di valorizzazione dei prodotti agroalimentari come il Festival della Mostarda – che puntano non solo a mettere in evidenza gli aspetti storico-culturali legati a uno dei nostri prodotti simbolo – ma coinvolgono aziende produttrici, ristoranti e bar rappresentano un’occasione importante di promozione del territorio, divenendo elemento di traino anche ai fini dello sviluppo di un turismo di qualità. Oggi più che mai i prodotti tradizionali sono un vero e proprio business, non solo per i produttori ma anche per la crescita economica dell’intero territorio.

La popolarità della vacanza enogastronomica è in forte crescita: secondo il Food Travel Monitor 2016, quasi la totalità dei turisti leisure partecipa ad attività legate al cibo e al vino nel corso dei suoi viaggi e circa la metà considera l’enogastronomia la ragione principale della vacanza. Lo shopping del gusto sta diventando uno dei principali fattori di scelta di una destinazione: recarsi in un ristorante per un’esperienza memorabile, pranzare o cenare in un ristorante di alto livello e comprare cibo e bevande presso le botteghe alimentari sono le proposte maggiormente ricercate da chi viaggia (rispettivamente dal 63%, 44% e 47% dei turisti).

Promuovere la conoscenza e il consumo di nostri prodotti tradizionali è dunque importante e, come Camera di Commercio, volentieri abbiamo voluto organizzare questa terza edizione del Festival della mostarda in quanto manifestazione in grado sia di promuovere le ditte produttrici, sia di portare significative ricadute per l’economia locale”.

Michele Pizzillo
Newsafood.com

 

Mostarda di Cremona

 

La mostarda è un prodotto culinario diffuso nell’Italia settentrionale e della Toscana[1], realizzato con diversi ingredienti a seconda della zona. Nella sua ricetta più essenziale, essa consiste di frutta, zucchero ed essenza di senape, solitamente molto piccante. Alcune varietà, come la mostarda cremonese, spesso sono scambiate per canditi di grosse dimensioni, ma in realtà sono un alimento di gusto molto deciso da abbinarsi con piatti salati.

Il termine è spesso fonte di equivoci, in quanto esso definisce sia la preparazione propriamente detta, sia, per rimando al francese moutarde, al condimento più noto in italiano come senape, che condivide la stessa base, essendo entrambi gli alimenti preparati con i semi della stessa pianta.

La diffusione di tale alimento nell’Italia settentrionale avviene verso il Seicento; le testimonianze ne associano il consumo alle festività natalizie. La diffusione si ebbe nelle diverse città della pianura Padana: Vicenza, Mantova e soprattutto Cremona, radicandosi in alcune ricette tradizionali. (leggi tutto)

 

 

Redazione Newsfood.com

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