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Documento d'avvio del Quadro territoriale calabro

By Redazione

Reggio Calabria, 18 Dicembre 2007 – È stata messa in moto la macchina per avviare in Calabria una nuova stagione dell’urbanistica» è quanto ha affermato con
soddisfazione l’assessore al Governo del Territorio Michelangelo Tripodi nel corso della conferenza stampa, che si è svolta stamani a Palazzo Alemanni, di presentazione del Quadro
territoriale regionale.

«Il Qtr è uno strumento di indirizzo per la pianificazione del territorio con il quale la Regione, in coerenza con le scelte e i contenuti della programmazione economico-sociale –
ha aggiunto Tripodi – stabilisce gli obiettivi generali della propria politica territoriale e indirizza, ai fini del coordinamento, la programmazione e la pianificazione degli enti locali.
Entro il prossimo autunno 2008 ci auguriamo di approdare, subito dopo l’approvazione della Giunta, al Consiglio regionale con il documento preliminare del Quadro territoriale che rappresenta la
parte più corposa della nuova pianificazione della Calabria». All’incontro con i giornalisti hanno partecipato anche gli assessori provinciali all’Urbanistica di Catanzaro,
Cosenza, Crotone e Reggio, il professor Alberto Clementi, preside della facoltà di Architettura dell’Università di Pescara e coordinatore tecnico-scientifico del gruppo di lavoro
che ha redatto il documento, e la dirigente del Dipartimento regionale Rosaria Amantea, responsabile unico del procedimento. suggerimenti.

La Regione, anche in virtù delle indicazioni programmatiche per il governo del territorio e lo sviluppo della Calabria e delle proposte contenute nel Protocollo di intesa sottoscritto
con Province e Comuni, avvia, così, le basi per costruire un modello di governo del territorio fondato sulla tutela delle risorse, sulla valorizzazione delle identità e dei
contesti locali, nonché delle diverse dotazioni e risorse dei suoi territori, e per rafforzare il progetto di governance, valorizzando in particolare la collaborazione e la sinergia con
gli enti locali attraverso un’azione continua di scambio e interistituzionale, che coinvolga stabilmente la Regione, le Province e i Comuni al fine di individuare priorità di sviluppo
condivise e mirate alla specificità dei diversi territori. Il Qtr contribuisce al miglioramento della competitività del sistema produttivo calabrese, in particolare al
rafforzamento del ruolo strategico di alcune aree, come il porto di Gioia Tauro, anche attraverso la riqualificazione e ridefinizione dei luoghi della produzione, nonché il miglioramento
delle infrastrutture e dei servizi.
Il documento dovrà accogliere e reinterpretare in termini di strategie e indirizzi, i nuovi contenuti della Legge Urbanistica regionale che, oltre a introdurre una rilevante innovazione
in termini di principi ispiratori, strumenti e procedure inerenti all’urbanistica e al governo del territorio, ha recepito le principali innovazioni legislative degli ultimi anni, come a
esempio la riforma del Titolo V della Costituzione, introdotta dalla legge costituzionale n. 3/01 con particolare riferimento ai principi di pari dignità, di sussidiarietà, di
adeguatezza e di differenziazione tra soggetti pubblici.

Da un punto di vista programmatico il Qtr, tende a sviluppare e territorializzare gli indirizzi degli strumenti di programmazione in atto, per il rafforzamento e la costruzione dei diversi
sistemi della Calabria che facciano della coesione sociale, della governance, della sostenibilità economica coniugata alla sostenibilità ambientale e sociale, della integrazione
nel contesto territoriale europeo, della qualità del vivere, del produrre e del comunicare, i punti di forza di un modello di sviluppo capace di superare le difficoltà derivanti,
sia dai ritardi accumulati in questi anni, in diversi settori e nella competizione tra diverse realtà, sia dagli scenari indotti da fattori quali la globalizzazione dei mercati, la
perdita di competitività nella scena economica internazionale, l’allargamento dei confini europei.
Il Qtr dovrà in tal senso, così come ribadito nel Protocollo d’intesa e nelle Linee guida della pianificazione regionale, tenere fede ad alcune indicazioni fondamentali dello
schema di sviluppo dello spazio europeo, al fine di accrescere la qualità complessiva del territorio europeo, individuando alcuni temi «forti» di orientamento rivolti alle
politiche regionali, tra cui un modello di sviluppo territoriale policentrico basato sul potenziamento della rete delle città; sulla ricerca di una nuova partnership, fondata su un
rapporto equilibrato tra città e sistemi rurali e volta a favorire forme di sviluppo endogeno basate su un processo di diversificazione che valorizzi la specificità delle risorse
locali; sulla garanzia di un buon livello di accessibilità da conseguire attraverso l’integrazione ed il potenziamento delle reti della comunicazione, sia in riferimento alle
infrastrutture per la mobilità ed il trasporto delle merci che a quelle immateriali per la diffusione dei saperi e lo scambio delle conoscenze.

L’elaborazione del Quadro territoriale regionale, in termini di contenuti, fa riferimento, in particolare, alla definizione del quadro generale della tutela e della salvaguardia, alle azioni e
norme d’uso finalizzate alla difesa del suolo, alla perimetrazione dei sistemi e delle terre di uso civico e proprietà collettiva, all’analisi di sistemi naturalistici (finalità
di salvaguardia e valorizzazione) e all’individuazione degli ambiti di pianificazione paesaggistica.

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