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DIO DENARO DEL WEB: Il gioco online frutta incassi per cinque miliardi

DIO DENARO DEL WEB: Il gioco online frutta incassi per cinque miliardi

By Redazione

“E’ come se un ladro si vantasse di quanto è pingue il suo bottino!

(è il commento di Maura, da poco separata dal marito che ha dilapidato, non solo il loro patrimonio di famiglia ma anche quello dei genitori, giocando a poker tutta la notte sul web).

“Non bastano gli Autovelox ed i semafori truccati, non bastano le commissioni extra che le banche applicano impunemente da usura, e poi il SuperEnalotto e compagni”

Commento di Adelio che ha preso tre multe a Fiumicino andando alle folli velocità di 57, 64 e 61 Km/ora

“In questo modo lo stato si fa pagare le tasse anche dagli evasori”

Giorgio da Milano

“Chi vuole buttare i suoi soldi al gioco è libero di farlo. Speriamo invece che si riesca a stroncare  le truffe sul web”

Roberta, ora è diventata un’esperta di phishing, dopo essere stata truffata da Easy Load ma ricorda anche la truffa dell’estate di Acai Berry, le varie email di banche, l’acquisto di
auto, il viagra, ecc

Il Comunicato stampa:

Cinque miliardi di incassi dai giochi online nel 2010.

Ad affermarlo, nel corso di un convegno dell’Associazione europea per lo studio del gambling (Easg) tenuto a Vienna, è Francesco Rodano, responsabile dei Monopoli di Stato per il gioco a
distanza.

Un risultato, riferisce Agipronews, ottenuto dopo lunghi anni di riforme e frutto, dice Rodano “di una collaborazione sempre più stretta con la Commissione Europea, con l’obiettivo di
individuare un modello regolatorio e sostenere la battaglia contro i siti offshore.

Questo dialogo ha portato un importante numero di operatori esteri a richiedere una licenza in Italia. E il gioco è passato da una raccolta inferiore al miliardo ai probabili 5 miliardi
di euro nel 2010, buona parte dei quali recuperati dal settore del gioco illegale”.

Per l’Italia, il 2010 sarà l’anno del varo della legge comunitaria, che disciplina l’intero settore on line: “Ogni aspetto della nuova legge – ha detto Rodano – è stato discusso e
concordato con la Commissione Europea, tanto che nel maggio scorso due procedure d’infrazione contro il nostro paese sono state archiviate, rendendo l’Italia il primo paese (tra i dieci con
cause pendenti) ad uscire dal contenzioso con l’Ue”.

Quanto alla lotta al gioco illegale, Rodano ha notato che “l’esempio italiano dimostra come, con regole ragionevoli, il gioco legale possa vincere su quello illegale, come avvenuto nel poker,
passato da zero a 3,5 miliardi annui in appena due anni, recuperati in maggior parte dal settore non regolamentato”.

Secondo il dirigente, riporta Agipronews, il nuovo regime porterà una nuova ondata di licenze assieme al completamento della regolamentazione dei giochi più popolari ancora
mancanti dal portafoglio Aams: cash poker e casinò, che probabilmente porteranno gli operatori internazionali ancora mancanti a trasformarsi da “neri” a “bianchi”.

Il modello italiano è stato spesso definito una “liberalizzazione controllata: “Il termine “controllata” – ha sottolineato Rodano – è fondamentale e la tecnologia messa in campo
dall’autorità italiana è il risultato di oltre dieci anni di sviluppo, ed è realmente avanzata, consentendo al regolatore di controllare ogni singola transazione online in
ogni momento.

Questo è essenziale per centrare l’obiettivo di proteggere i consumatori”.

“Dio denaro” è ormai l’idolo di questa generazione

La conclusione, comunque è una sola: stiamo distruggendo tutto ciò che è buono, stiamo calpestando i valori che ci hanno insegnato i nostri genitori e vengono premiati
quelli che sanno apparire ma non fanno nulla a discapito di chi lavora e vive onestamente del suo lavoro.

La gente, dai giovani ai meno giovani, cerca la scorciatoia per arrivare al benessere ed invece si impoverisce sempre di più. E sempre di più si impoverisce il Paese.

Redazione Newsfood.com+WebTv

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