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Digitale terrestre, la delibera dell’Agcom per lo spegnimento definitivo dell’analogico

Digitale terrestre, la delibera dell’Agcom per lo spegnimento definitivo dell’analogico

By Redazione

L’AGCOM ha approvato i criteri per la completa digitalizzazione delle reti televisive nazionali. La delibera avvia il percorso per il definitivo spegnimento delle reti analogiche e la
conversione delle reti digitali esistenti.

La delibera stabilisce che le 21 reti nazionali in tecnica DVB-T saranno così suddivise:

a) 8 reti saranno destinate alla conversione delle attuali reti analogiche. Gli operatori nazionali esistenti avranno assegnata capacità trasmissiva sufficiente per la trasmissione dei
programmi a definizione standard ed ad alta definizione. Sarà comunque garantito almeno un multiplex per operatore;

b) 8 reti digitali saranno dedicate alla conversione in tecnica singola frequenza delle attuali reti digitali esistenti che oggi utilizzano il sistema meno efficiente della multifrequenza.
Ciascun operatore avrà diritto alla conversione delle reti digitali attualmente operanti;

c) all’esito della conversione dell’attuale sistema televisivo nazionale risulterà disponibile un dividendo nazionale di 5 reti.

Il programma approvato dovrà essere implementato attraverso una serie di provvedimenti di attuazione. In particolare, tali provvedimenti dovranno riguardare le regole tecniche della
conversione delle reti esistenti, le procedure amministrative e le procedure per l’assegnazione dei diritti di uso delle frequenze. I provvedimenti saranno adottati entro maggio dopo una
consultazione con tutti gli operatori del settore e con le associazioni rappresentative .

La gara di assegnazione delle frequenze sarà indetta dal Ministero dello Sviluppo Economico a cui compete l’emanazione dei relativi bandi sulla base delle regole stabilite dall’AGCOM.

La decisione presa favorirà la rapida definizione delle regole dello spegnimento progressivo delle varie regioni italiane secondo il calendario stabilito.

Il programma deliberato riguarda l’emittenza nazionale. Rimane fermo che per l’emittenza locale per ciascuna area interessata allo switch-off verranno garantite, come previsto dalla legge,
almeno un terzo delle risorse trasmissive. Pertanto proseguirà con le associazioni di categoria e le emittenti il proficuo lavoro dei tavoli regionali che ha già portato alla
definizione delle configurazione delle reti locali in Sardegna, Valle d’ Aosta, Piemonte occidentale e Trentino Alto Adige.

I principi deliberati avviano un percorso finalizzato a conformare pienamente le delibere dell’Autorità in tema di procedure di assegnazione dei diritti di uso delle frequenze al diritto
comunitario.

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