Confesercenti: «Milano non può rinunciare ad un grande aeroporto internazionale»

Le vicende che stanno riguardando la vendita di Alitalia, non possono portare ad una immediata e grave penalizzazione dei collegamenti internazionali fin qui garantiti dallo scalo milanese di
Malpensa.

A sostenerlo è il Presidente di Confesercenti Milano, Mauro Toffetti, che invita il Governo e le forze politiche a farsi parte diligente, per non privare l’area milanese di una delle
infrastrutture indispensabili a supporto della evoluzione e della crescita della sua economia.

Milano costituisce, in Italia e nel mondo, la porta di accesso da e per l’economia globale, poiché il suo sviluppo economico è caratterizzato dall’essere il polo italiano della
nuova economia globalizzata, immateriale, del terziario e delle reti.

Grazie alle sue caratteristiche, l’area metropolitana milanese è divenuta lo snodo italiano di comando del capitalismo globale e qui trovano collocazione le principali società
internazionali. Milano è nel gruppo di vertice delle aree metropolitane nel mondo per il credito, la finanza, la pubblicità, le consulenze, le assicurazioni e gli studi legali.

A Milano si trova il 40% del totale delle imprese multinazionali presenti in Italia e vi sono collocate ben 40 su 100 delle corporation transnazionali mondiali non finanziarie. Le imprese
straniere a Milano sono più di 3.000, pari al 40% di quelle presenti in Italia.

La vocazione milanese di «global player» è data da alcune sue qualità di eccellenza, nei servizi alle imprese, fra le quali vengono individuate le facilità dei
collegamenti internazionali.

Dequalificare Malpensa, privarla dei collegamenti internazionali, significa dare un duro colpo alla vocazione di Milano nell’economia globale.

Toffetti conclude sostenendo che il destino di Malpensa, pur disgiunto dal destino di Alitalia, non può portare ad una penalizzazione così grave dello scalo milanese ed il Governo
deve dare il tempo necessario all’ente gestore dello scalo ed al mercato di riorganizzare gli slot e le tratte internazionali, facendo leva sul ruolo internazionale dell’area metropolitana.