Coldiretti: Il grano scende del 28 % mentre pane e pasta aumentano, è scandaloso

16 Settembre 2009
Roma – “E’ scandaloso l’aumento di pane e pasta mentre il grano viene pagato oggi agli agricoltori il 28 per cento in meno dello scorso anno”. Lo afferma la Coldiretti nel commentare i
dati relativi all’inflazione nel mese di agosto pubblicati dall’Istat che evidenziano “una crescita tendenziale dei prezzi degli alimentari che è, senza alcuna giustificazione, di nove
volte superiore al valore medio dell’inflazione”.
I prezzi pagati agli agricoltori per i prodotti agricoli in campagna – sottolinea la Coldiretti – sono in forte calo per tutte le categorie e di conseguenza l’andamento crescente dei prezzi al
consumo degli alimenti “non è giustificabile se non con la presenza di manovre speculative”.
I prezzi al consumo di pane, pasta e cereali sono aumentati dell’uno per cento rispetto allo scorso anno, nonostante – denuncia la Coldiretti – la multa di 12,5 milioni dall’Antitrust al cartello
dei produttori di pasta, mentre il grano duro da cui é ottenuta è calato del 28 per cento. Il grano duro viene pagato oggi 22 centesimi al chilo agli agricoltori mentre la pasta
è venduta in media a 1,5 euro al chilo, secondo il servizio Sms consumatori, con una moltiplicazione di oltre il 400 per cento dal campo alla tavola se si considerano le rese di
trasformazione.
In generale, il fatto che i prezzi dei prodotti alimentari continuino ad aumentare su base tendenziale dello 0,9 per cento nonostante il crollo del 16 per cento in media dei prezzi agricoli alla
produzione ad agosto dimostra – sostiene la Coldiretti – la presenza di pesanti distorsioni nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola che colpiscono gli agricoltori ed i consumatori. Il
record della riduzione nei campi si è verificato, conclude la Coldiretti, per i cereali con un crollo dei prezzi alla produzione nei campi del 31 per cento rispetto allo scorso anno.
Ansa.it per NEWSFOOD.com