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Cina, gli ambientalisti attaccano: basta pinne di squalo nei matrimoni

Cina, gli ambientalisti attaccano: basta pinne di squalo nei matrimoni

By Redazione

Una tradizione alimentare contro la biodiversità ed il rispetto dell’ambiente. Complice la data felice del 11/11/11, il recente passato ha visto in Cina l’aumento dei matrimoni. E, tra
le consuetudini per il giorno speciale, spicca ancora la scelta di portate a base di pinne di squalo.

La consuetudine risale alla dinastia Song (X secolo dC.) e, pur originaria di Honk Kong, si è diffusa in tutto lo Stato. Alla base, motivi apotropaici e di status: lo squalo è
ritenuto animale portatore di potere e consumare le sue parti trasmette tali qualità agli umani. Poi, vi è il discorso economico: le pinne di squalo sono cibo caro e metterle in
tavola rende manifesto il livello di benessere e l’alta classe sociale del padrone di casa.

E, se nella vecchia Cina benessere e potere erano esclusiva dei nobili, nel Paese moderno, tali caratteristiche sono marchio distintivo dell’alta classe media, in asce dagli Anni Settanta.

Da un punto di vista statistico, i dati (Rapporto FAO 2006) parlano di 10.000 tonnellate di squalo consumate, per un valore di 300 milioni di dollari. Prima destinazione è la regione di
Honk Kong (80% del totale), ed il primo importatore è la Spagna.

Tuttavia, qualcosa si muove. Come spiegano gli ambientalisti locali, nei matrimoni privati il menù di pinne risulta meno diffuso. Vero che la maggior parte degli sposi non viola la
tradizione, ma accetta di mantenerla solo tramite incentivi: per questo, numerosi hotel hanno ideato sconti

Inoltre, le voci di dissenso diventano più forti. Il Web ha così visto una decisa campagna, che suggerisce di punire gli sposi che mangiano pinne di squalo con regali di minor
valore, e quindi minor prestigioso.

Perciò, i difensori degli squali sono ottimisti: vero che la strada è lunga ed ostacolata dalla tradizione,

FONTE: Shark fin soup disappearing from the menu at Chinese weddings”, Jim McCurry, The Guardian, 10/11/011

Matteo Clerici

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