Brunello di Montalcino: Incontro con Altesino, azienda storica

8 Settembre 2010
Come si posiziona il marchio Altesino nella denominazione Brunello?
Guido Orzalesi:
“Direi con un positivo ottimismo. La denominazione Brunello di Montalcino è ancora molto forte. Certamente, il lavoro richiesto per difendere le posizioni di mercato è molto
più intenso. La promozione del marchio Altesino è sempre passata sulla promozione del territorio di Montalcino: oggi, data la congiuntura economica in atto, questo richiede
più impegno di comunicazione, più viaggi, più vicinanza ai clienti sia nazionali che internazionali”
Quali stime commerciali per il primo trimestre 2010?
Guido Orzalesi:
Nel primo trimestre si è avvertita una ripresa, poche o nulle le giacenze di Brunello nella nostra cantina. Si è riconfermato in crescita il mercato USA ,dopo il calo dell’anno
scorso, fondamentale per la denominazione. L’export del Brunello Altesino copre il 70% dell’imbottigliato, mentre il 30% va in Italia che rimane il singolo mercato più grande e sul quale
stiamo investendo molto.
Come è mutato lo scenario di un grande rosso come il Brunello Altesino?
Guido Orzalesi:
“Mentre in passato ci confrontavamo con i singoli produttori della stessa denominazione, oggi la concorrenza è globale: i nostri competitors sono in tutte le regioni vinicole del mondo
ed hanno politiche di marketing molto aggressive”.
Una stima sulla prossima vendemmia?
Guido Orzalesi:
Mancando alcune settimane alla vendemmia, mi esprimo con una positiva cautela. Dagli ultimi monitoraggi sui nostri vigneti, compreso il Montosoli, lo stato delle uve è molto buono; negli
ultimi mesi abbiamo avuto un andamento climatico caratterizzato da temperature minime e massime sopra la media stagionale e umidità relativamente bassa. Il Sangiovese ha da poco completato
l’invaiatura, e le piogge di metà agosto hanno certamente favorito un buon equilibrio vegetativo. Quest’anno si vendemmierà nella prima decade di Ottobre, con un leggero ritardo di
circa 7 giorni, rispetto alla media stagionale: adesso è il momento dei diradamenti, che all’Altesino effettuiamo con grande scrupolo.
Oggi il consumatore compra allo scaffale il Brunello 2005: cosa racconta questa bottiglia?
Guido Orzalesi:
“L’annata 2005 parte un po’ svantaggiata perché esce dal confronto con due annate molto tipiche quali la 2004 e la 2006. Direi che, una volta aperta, ci rivela delle belle sorprese sia
al naso che al palato: perfetta da degustare con gli amici di fronte ad un bel piatto di carni nobili della cucina Toscana.”
Chi è il cliente del Brunello Altesino, ce lo può descrivere?
Guido Orzalesi:
“Innanzitutto è un cliente esigente, che si aspetta di ritrovare nella nostra bottiglia il gusto di questo angolo di Toscana. Noi all’Altesino, per non tradire la fiducia con la quale il
mercato e i consumatori ci premiamo, abbiamo intrapreso negli ultimi 8 anni ingenti investimenti in vigna e la costruzione di una nuova cantina: l’immagine alta e la reputazione di
serietà sono supportati da continua ricerca di una qualità sempre eccellente. In tempi non facili per il mondo del vino, ad Altesino si continua ad investire.”
A Natale, cosa troveremo sotto l’albero?
Guido Orzalesi:
Il Brunello 2005, ma anche la nostra Grappa Riserva, prodotta e invecchiata 3 anni dalla pregiata distilleria Nannoni. Oltre naturalmente al Vinsanto 2001, 9 anni nei nostri caratelli, che
rappresenta da sempre il vino della convivialità toscana.
valentinaniccolai.it
Redazione Newsfood.com+WebTv