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Blue Sea Land 2018 chiude con un bilancio positivo e tanta fiducia nel futuro del Mediterraneo, e non solo

Blue Sea Land 2018 chiude con un bilancio positivo e tanta fiducia nel futuro del Mediterraneo, e non solo

By Redazione

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Mazara del Vallo, 8 ottobre 2018

Bilancio positivo per Blue Sea Land 2018

Tra accordi conclusi, degustazioni di alto livello, scambi commerciali e dialogo interculturale e religioso, annunciate le date dell’VIII edizione di Blue Sea Land durante la conferenza stampa di chiusura

Testo e foto Maurizio Ceccaioni

Il primo Blue Sea Land senza Giovanni Tumbiolo ha chiuso domenica, con l’ultimo bagno di folla, colorato serpendone multietnico per le stradine della kasbah di Mazara del Vallo, inondate dai profumi delle bancarelle dei fast food, il suono delle orchestrine e i balli popolari con le musiche tradizionali siciliane.

Gruppo folkloristico di Marsala

Un’edizione che da più parti si vedeva in bilico, proprio per repentina la scomparsa di un personaggio poliedrico come il Tumbiolo, che aveva riportato Mazara, nel contesto del Mediterraneo, ai fasti dell’epoca del Gran Conte Ruggero il normanno, quello che cacciò i Mori dalla Sicilia affiancato da Giovanni I Grifeo. Episodio della storia mazarese rievocato nella rappresentazione scenica realizzata sulla scalinata d’accesso a piazza Mokarta e visibile sui marmi dell’entrata della cattedrale.

 

Se avessi ricevuto un euro per quante volte hanno nominato Giovanni Tumbiolo, oggi sarei ricco

«Se avessi ricevuto un euro per quante volte hanno nominato Giovanni Tumbiolo, oggi sarei ricco», ha detto un collega. Perché anche se Giovanni Tumbiolo non era lì col corpo, nello spirito la sua presenza è stata pregnante, anche per quel ricordo spesso commosso, che ne hanno fatto pubblicamente molti personaggi durante tutta la kermesse, e quel rapporto che c’è tra Blue Sea Land e la sua famiglia, sempre lì a presenziare gli avvenimenti più importanti.

 

Rappresentazione artistica sulla scalinata di piazza Mokarta davanti all’Arco Normanno

 

Preghiera rotariana per la pace tra i popoli

Un ricordo profondamente sentito, arrivato anche dal palco della Piazza Blu, come l’aveva denominata il compianto presidente, a cavallo tra la moschea Ettakwa e la chiesa di San Francesco. Luogo simbolico del rapporto interreligioso e interculturale che accomuna popoli di entrambe le sponde del mediterraneo, in un abbraccio fraterno, dove, come di consuetudine, si è svolto il rito della ‘Preghiera rotariana’ per la pace tra i popoli, letta a fine incontro da Giovanni Vaccaro, già governatore del Rotary, mentre tutti i presenti sul palco erano uniti da una stretta di mano.
A condurre sul palco già dal primo anno, la giornalista e conduttrice televisiva Metis Di Meo.

Molto toccanti le parole dell’imam della Moschea di Tivoli e già imam della Grande Moschea di Roma, Muhammad Hasam Abdulghaffar; come quelle di Daniel Abi Blay, della chiesa Unità Pentecostale Internazionale di Palermo; Ahmed Tharwa, imam della moschea di Mazara del Vallo; monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo; Nana Osei Owusu, capo religioso e importante autorità della comunità ghanese.

 

Palco, mentre canta la soprano Felicia Bongiovanni

Interventi:
il sindaco di Mazara, Nicolò Cristaldi; il presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, Nino Carlino; quello del Rotary Club Mazara, Giosuè Ruggiano; l’assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana, Girolamo Turano; l’ambasciatore emerito Umberto Vattani, oggi presidente della Venice International University. Non ultime, le parole commosse del parlamentare nazionale Simone Baldelli, che da sottosegretario del passato governo aveva già conosciuto Blue Sea Land e il suo scomparso presidente.

Alla presenza di autorità religiose, civili e militari, la soprano Felicita Bongiovanni, ha interpretato con passione ‘La mamma morta’ dall’Andrea Chénier, l’opera lirica più celebre di Umberto Giordano.

BLUE SEA LAND 2019:
Mazara del Vallo
17 – 20 ottobre

Il prossimo appuntamento per la nuova edizione di Blue Sea Land, Expo dei Cluster del Mediterraneo, Africa e Medioriente, sarà dal 17 al 20 ottobre il 2019.

Ad annunciarlo senza timore di smentita, Dario Cartabellotta.
Il direttore generale del Dipartimento Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, presente alla conferenza stampa di chiusura della VII edizione di Blue Sea Land, ha anche annunciato i nuovi progetti a favore dello sviluppo comune dell’area del bacino mediterraneo, con il modello dei cluster partito da Mazara.

A condurre gli interventi, l’ambasciatore emerito Umberto Vattani, che come sempre ha fatto da ‘trade union’ con il corpo diplomatico dei Paesi presenti, tra cui – per la prima volta a Mazara del Vallo – il Ghana, con una nutrita delegazione.

Conferenza stampa di chiusura Blue Sea Land 2018

Con loro sul proscenio, Nino Carlino, presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, gli ambasciatori dei Paesi partner Moez Sinaoui (Tunisia) e Josephine Ouedraogo (Burkina Faso); il Sindaco di Mazara del Vallo, Nicolò Cristaldi e il presidente nazionale del Cnr Massimo Inguscio.

Presenti in sala la moglie dello scomparso Giovanni Tumbiolo, Daniela e i figli Marco e Vittoria.

Anche qui, su tutto, il ricordo e il rimpianto per la scomparsa di Giovanni: non solo presidente del Distretto della Pesca, ma anche del Blue Sea Land, creatura nata dai suoi sogni visionari, di un Mediterraneo pacificato, dove avessero prevalso sugli scambi commerciali di prodotti di morte, quelli per la vita, come agricoltura e pesca.

Siglati importanti accordi, tra cui l’apertura di nuovi mercati per le aziende siciliane. Dopo la guerra, la Liberia riaprirà i suoi mari ai pescherecci mazaresi, come anche il Ghana, con un protocollo d’intesa per creare un modello di Distretto che coinvolga pescatori siciliani e ghanesi.

Foto archivio di Blue Sea Land 2017 con Giovanni Tumbiolo

 

Riconosciuta la professionalità dei cantieri navali di Mazara del Vallo, che costruiranno un peschereccio ad alta tecnologia per l’Egitto.

Testi e foto
Maurizio Ceccaioni
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