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Alimentazione: ecco il decalogo delle falsità

Alimentazione: ecco il decalogo delle falsità

By Redazione

L’alimentazione è un mare vasto e pericoloso, ricco di trappole ed insidie.
Allora, bisogna fare di tutto per una navigazione sicura: in primis, rivolgersi a medici ed esperti qualificati.

E’ possibile però iniziare “da soli”, togliendo dalla propria mente alcune delle mezze verità e delle bufale palesi (e pericolose) che circolano sull’argomento.

Così, il professor Fabio Galvano, Nutrizionista e Docente di Scienze Dietetiche Applicate presso l’Università di Catania ha messo in piedi una lista nera, con i 10 miti
“Più comuni e diffusi”.

Eccola:

  • Lo zucchero di canna fa ingrassare meno dello zucchero bianco

    Da un punto di vista chimico e nutrizionale sono esattamente la stessa cosa: saccarosio. Quindi apportano le stesse calorie: 4 kcal/g. L’unica differenza è cromatica: il primo
    è ottenuto dalla canna da zucchero ed è scuro, il secondo dalla barbabietola ed essendo più raffinato assume il colore bianco brillante.

  • L’ananas brucia il grasso del corpo

    Leggenda metropolitana dovuta forse alla presenza nel frutto della bromelina, molecola con una debole azione dematosa. Inoltre, la bromelina non è presente nel frutto ma nel gambo
    della pianta.

  • I grissini ed i cracker sono più sani del pane

    Grissini (431 kcal/100g) e cracker (428 kcal/100g) sono, a parità di peso, più calorici del pane (275 kcal/100g), in quanto contengono grassi aggiunti e una minore
    quantità di acqua.
    Se allora si vogliono preferire loro al pane, bisogna mangiarne meno.

  • La frutta fermenta nello stomaco: quindi, deve essere assunta lontano dai pasti

    In primis: la fermentazione non avviene nello stomaco, può avvenire nell’intestino. La frutta, almeno 2-3 porzioni al giorno va assunta a fine pasto o come spuntino anti fame. Se a
    fine pasto tale alimento provoca pesantezza è perché si è pieni (senza cioè spazio organico).

  • Le acque ricche di calcio causano i calcoli renali

    E’ il contrario: il calcio può prevenire i calcoli formati da ossalato di calcio, giacché legandosi all’acido ossalico nell’intestino ne previene l’assorbimento. Infatti, se
    gli ossalati di calcio si formano nell’intestino non è un problema, lo diventa semmai quando si formano nel rene.
    Se si vuole tentare di limitare il problema calcoli, bisogna: a) stare attenti ai cibi ricchi di ossalati (come spinaci o frutta secca) b) non abusare di vitamina C c) bere anche fino a 3
    litri al giorno di acqua.

  • Bere birra fa aumentare la montata lattea
    Falso e pericoloso: l’alcol, tramite il latte, arriva al neonato, mettendo a rischio la salute.

  • Le intolleranze alimentari fanno salire di peso

    Non si ha nessun legame tra intolleranze alimentari e sovrappeso. Purtroppo, molti individui colpiti da sovrappeso vengono indotti a sottoporsi a test d’intolleranza alimentare (d’efficacia
    tendente allo zero). Quasi sempre tali test farlocchi riportano un’ intolleranza a cereali, lieviti e latticini. Eliminando pane, pasta, dolci e formaggi il soggetto incauto ovviamente
    dimagrisce, ma solo perché riduce drasticamente le calorie ingerite e non certo per aver eliminato le presunte cause dell’intolleranza.

    Le intolleranze testabili sono poche: tra le più note, quella al lattosio, al fruttosio, al glutine (celiachia) e fave (favismo).

  • La vitamina C cura il raffreddore

    Non vi è nessuna evidenza scientifica che la vitamina C possa prevenire o curare il raffreddore.

  • Le macchie bianche sulle unghie sono segnale di carenza di calcio

    Le unghie non sono composte di calcio, ma di cheratina. Le macchie bianche segnalano difetti di amalgama tra gli strati di tale sostanza.

  • Sauna e massaggi aiutano a dimagrire

    Tali trattamenti fanno perdere liquidi, che vengono poi riassorbiti rapidamente. Quindi non fanno dimagrire (cioè eliminare grasso corporeo), ma solo perdere temporaneamente peso.

Matteo Clerici

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