Alimentazione: ecco il decalogo delle falsità

3 Febbraio 2010
L’alimentazione è un mare vasto e pericoloso, ricco di trappole ed insidie.
Allora, bisogna fare di tutto per una navigazione sicura: in primis, rivolgersi a medici ed esperti qualificati.
E’ possibile però iniziare “da soli”, togliendo dalla propria mente alcune delle mezze verità e delle bufale palesi (e pericolose) che circolano sull’argomento.
Così, il professor Fabio Galvano, Nutrizionista e Docente di Scienze Dietetiche Applicate presso l’Università di Catania ha messo in piedi una lista nera, con i 10 miti
“Più comuni e diffusi”.
Eccola:
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Lo zucchero di canna fa ingrassare meno dello zucchero bianco
Da un punto di vista chimico e nutrizionale sono esattamente la stessa cosa: saccarosio. Quindi apportano le stesse calorie: 4 kcal/g. L’unica differenza è cromatica: il primo
è ottenuto dalla canna da zucchero ed è scuro, il secondo dalla barbabietola ed essendo più raffinato assume il colore bianco brillante.
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L’ananas brucia il grasso del corpo
Leggenda metropolitana dovuta forse alla presenza nel frutto della bromelina, molecola con una debole azione dematosa. Inoltre, la bromelina non è presente nel frutto ma nel gambo
della pianta.
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I grissini ed i cracker sono più sani del pane
Grissini (431 kcal/100g) e cracker (428 kcal/100g) sono, a parità di peso, più calorici del pane (275 kcal/100g), in quanto contengono grassi aggiunti e una minore
quantità di acqua.
Se allora si vogliono preferire loro al pane, bisogna mangiarne meno.
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La frutta fermenta nello stomaco: quindi, deve essere assunta lontano dai pasti
In primis: la fermentazione non avviene nello stomaco, può avvenire nell’intestino. La frutta, almeno 2-3 porzioni al giorno va assunta a fine pasto o come spuntino anti fame. Se a
fine pasto tale alimento provoca pesantezza è perché si è pieni (senza cioè spazio organico). -
Le acque ricche di calcio causano i calcoli renali
E’ il contrario: il calcio può prevenire i calcoli formati da ossalato di calcio, giacché legandosi all’acido ossalico nell’intestino ne previene l’assorbimento. Infatti, se
gli ossalati di calcio si formano nell’intestino non è un problema, lo diventa semmai quando si formano nel rene.
Se si vuole tentare di limitare il problema calcoli, bisogna: a) stare attenti ai cibi ricchi di ossalati (come spinaci o frutta secca) b) non abusare di vitamina C c) bere anche fino a 3
litri al giorno di acqua. -
Bere birra fa aumentare la montata lattea
Falso e pericoloso: l’alcol, tramite il latte, arriva al neonato, mettendo a rischio la salute.
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Le intolleranze alimentari fanno salire di peso
Non si ha nessun legame tra intolleranze alimentari e sovrappeso. Purtroppo, molti individui colpiti da sovrappeso vengono indotti a sottoporsi a test d’intolleranza alimentare (d’efficacia
tendente allo zero). Quasi sempre tali test farlocchi riportano un’ intolleranza a cereali, lieviti e latticini. Eliminando pane, pasta, dolci e formaggi il soggetto incauto ovviamente
dimagrisce, ma solo perché riduce drasticamente le calorie ingerite e non certo per aver eliminato le presunte cause dell’intolleranza.Le intolleranze testabili sono poche: tra le più note, quella al lattosio, al fruttosio, al glutine (celiachia) e fave (favismo).
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La vitamina C cura il raffreddore
Non vi è nessuna evidenza scientifica che la vitamina C possa prevenire o curare il raffreddore.
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Le macchie bianche sulle unghie sono segnale di carenza di calcio
Le unghie non sono composte di calcio, ma di cheratina. Le macchie bianche segnalano difetti di amalgama tra gli strati di tale sostanza.
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Sauna e massaggi aiutano a dimagrire
Tali trattamenti fanno perdere liquidi, che vengono poi riassorbiti rapidamente. Quindi non fanno dimagrire (cioè eliminare grasso corporeo), ma solo perdere temporaneamente peso.
Matteo Clerici