Alimentazione: Arriva la Doppia Piramide Alimentare

28 Giugno 2010
Con lo sviluppo e la modernizzazione, e le conseguenti emergenze ambientali da una parte nonché la grave diffusione di patologie dovute all’eccesso di alimentazione e alla riduzione
dell’attività fisica, la piramide alimentare – progettata nel 1992 dall’Us Department of Agricolture per diffondere un tipo di alimentazione equilibrato – non basta più.
Il Barilla Center for Food & Nutrition (Bcfn), in un convegno internazionale che si terrà a Milano martedì, ripropone la piramide alimentare ma in una doppia versione con i
vertici sui lati opposti. Vi si posizionano i cibi non solo in funzione del loro impatto positivo sulla salute, ma anche rispetto al loro impatto sull’ambiente.
Il criterio di classificazione – precisa la fondazione – si basa su: emissioni di gas serra (Carbon Footprint), uso delle risorse idriche (Water Footprint), uso del suolo (Ecological Footprint).
Si ottiene così una “doppia piramide alimentare-ambientale”. E da questo nuovo modello scientifico si può osservare che gli alimenti per i quali è consigliato “un consumo
più frequente” sono anche quelli che determinano gli “impatti ambientali minori”.
Viceversa, gli alimenti di cui si raccomanda un consumo meno frequente sono anche quelli che hanno maggiore impatto sull’ambiente. In altre parole, da questa nuova elaborazione della piramide
alimentare emerge la coincidenza, in un unico modello, di due obiettivi diversi ma altrettanto rilevanti: salute e tutela ambientale.
Fanno parte dell’Advisory Board della fondazione l’oncologo Umberto Veronesi, Barbara Buchner, ricercatrice presso l’International Energy Agency di Parigi (Iea), Jean-Paul Fitoussi, e Mario
Monti, economisti, Gabriele Riccardi, endocrinologo, Camillo Ricordi, chirurgo e scienziato, Joseph Sassoon, sociologo.
Ansa.it per NEWSFOOD.com