Aggressione di Verona, arrestato uno dei responsabili: è un ultrà neofascista
4 Maggio 2008
E’ un ultrà neofascista ventenne, uno degli aggressori di Nicola Tommasoli, il 29enne picchiato brutalmente e ridotto in fin di vita da un gruppo di cinque balordi, la sera del 1 maggio,
in pieno centro a Verona. Il giovane, già sottoposto a Daspo, il divieto di frequentare gli stadi comminato ai tifosi violenti, si è costituito e ha confessato, dopo che intorno a
lui la polizia aveva stretto il cerchio.
Il ragazzo, che appartiene a una famiglia benestante di Verona, adesso si trova nel carcere di Montorio. La Digos, che aveva appena chiuso un’inchiesta su episodi simili a quello capitato a
Tommasoli, è arrivata all’aggressore indagando su ambienti politicizzati della città scaligera. Altri due responsabili dell’assalto sono stati identificati dalla polizia, ma sono
già fuggiti all’estero. La sera del 1 maggio, l’unica colpa di Tommasoli, che è ancora ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Borgo Trento, è stata quella di
rifiutarsi di offrire una sigaretta ai cinque. I due amici del 29enne furono picchiati, ma senza riportare ferite gravi. Tommasoli invece finì a terra privo di sensi, dove venne colpito
con calci all’addome e alla nuca e adesso è in coma nell’ ospedale di Borgo Trento.