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Addio bollitura: per le aragoste, arriva la sedia elettrica

Addio bollitura: per le aragoste, arriva la sedia elettrica

By Redazione

Il modo di cucinare un’aragosta è uno dei punti controversi della gastronomia.

Prima di essere mangiato, il crostaceo deve essere immerso vivo in una pentola di acqua bollente e tenuto a cuocere per diversi minuti. E qui iniziano i problemi, perché i lamenti di
morte della creatura per alcuni sono solo il risultato del rilascio dei gas corporei, ma per altri sono un’espressione di dolore, inutile ed intollerabile.

In soccorso di tali buongustai sensibili arriva l’inglese Simon Buckhaven, di professione inventore, con il suo CrustaStun.

Il CrustaStun è un prodotto sviluppato da Buckhaven, in collaboratori con una squadra di progettisti della sua azienda, la Studham Technologies nel Berdfordshire, in Inghilterra.
L’apparecchio è formato da una scatola di acciaio inossidabile, grande più o meno come un forno a microonde; all’interno, una spugna bagnata ed un elettrodo. Quando il crostaceo
entra, viene investito dalla corrente e muore, istantaneamente e senza dolore. I test della Studham Technologies evidenziano come il dispositivo sia capace di ridurre all’incoscienza un
crostaceo di grosse dimensioni in meno di 3 secondi e ucciderlo in 5-10 secondi. Diversamente, la bollitura di un granchio dura 4-5 minuti e quella di un’aragosta 3 minuti.

Insomma, CrustaStun è una sedia elettrica per crostacei, creata per lo stesso motivo che portò alla nascita dell’equivalente per umani: uccidere nel minor tempo e con la minor
sofferenza possibile. Come spiega infatti il signor Buckhaven: “Anche i crostacei sono esseri senzienti e come tali sentono il dolore e la sofferenza. Per questo motivo, non dovrebbero essere
bolliti vivi o tagliati a metà”.

Nonostante l’idea possa sembrare strana, il meccanismo per l’eutanasia di aragoste e granchi sta avendo un discreto successo.
La Royal Society Prevention of Cruelty to Animals (RSPCA) e della PETA, e sembra che una prossima direttiva UE ne raccomanderà l’utilizzo nei ristoranti. Inoltre, 60 ristoranti ne hanno
già ordinato uno, nonostante il prezzo non proprio accessibile: quasi 2.800 euro per il modello base, mentre la versione più grande ne costa oltre 66.500).

Matteo Clerici

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