Acetosella …“agretta”, “erba brusca”, “melagra”, “salamoja”

2 Marzo 2007
Il nome di questa pianta deriva dal greco oxeròs, acido. Anche i suoi nomi popolari, come “agretta”, “erba brusca”, “melagra”, “salamoja”, ci confermano il caratteristico sapore agro dell’acetosella.
È una pianta erbacea perenne, alta al massimo 15 cm, con foglie verde chiaro composte da tre foglioline a forma di cuore e con fiori bianchi venati di rosa-viola che fioriscono nella seconda metà della primavera.
Già coltivata nel XIV secolo, è originaria dell’Europa e dell’Asia e si può trovare nei terreni umidi e acidi del sottobosco di latifoglie, sotto i 2000 metri di altitudine.
In cucina
Le foglie fresche, che hanno proprietà diuretiche e depurative, vengono utilizzate in piccole dosi per la preparazione di salse, zuppe, minestre e insalate.
Se ne consiglia un consumo moderato alle persone affette da calcoli, o sofferenti di fegato o di intestino.
Le foglie si raccolgono in primavera e in estate, e si possono conservare previa essiccazione.
Consigli della nonna e curiosità
Le foglie fresche possono essere utilizzate per ravvivare i colori, per pulire il cuoio e per asportare dai tessuti le macchie di inchiostro e di ruggine. Inoltre, sembra che abbiano un’altra peculiarità: quando si erigono verso l’alto segnalano l’arrivo dei temporali!
a cura di Rosa Velliscig e Lorenzo Totò
Redazione Newsfood.com