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A New York guardano con interesse al “modello piceno”

By Redazione

La delegazione è ospite di “ROC New York”, un’Associazione di categoria nata dopo il crollo delle Torri Gemelle del 2001 per favorire il reinserimento lavorativo di
quanti sono stati colpiti da quella tragedia: basti pensare che nell’attentato al World Trade Center, nel solo settore della ristorazione, hanno perso la vita 73 persone ed il posto di
lavoro oltre 300 sopravvissuti. La prima iniziativa dell’Associazione è stata l’avvio di COLORS, un ristorante di 140 coperti nel cuore di Manhattan, in uno dei quartieri
emergenti, che ha inaugurato l’attività un anno fa. E proprio nel ristorante, giovedì scorso, alla presenza di circa 70 persone tra operatori del settore e giornalisti, si
è tenuta una presentazione pubblica delle caratteristiche del territorio e delle produzioni tipiche del Piceno.

Ma perché tanto interesse per le esperienze in corso nella nostra area per valorizzare le produzioni agricole tradizionali? Colors rappresenta un’iniziativa unica nel contesto
della “Grande Mela” per diversi motivi. Innanzitutto è un ristorante che opera al di fuori della rete della grande distribuzione di prodotti tipici italiani negli USA e
costituisce quindi un’opportunità commerciale nuova per le piccole imprese del nostro territorio.

E’ infatti un’esperienza interculturale, visto che i 60 lavoratori di Colors sono di ben 22 diverse nazionalità e i piatti serviti costituiscono un interessante spaccato nel
panorama della cucina mondiale e delle relative diversità alimentari. Colors valorizza i prodotti biologici e di qualità e cerca di salvaguardare le tipicità gastronomiche
nel difficile contesto della standardizzazione alimentare di cui il “fast food” è una delle pratiche più deleterie: proprio quanto si prefigge la politica in materia
di agricoltura della Provincia di Ascoli.

Sono ormai 20 i ristoranti di New York che si ispirano a questo novo approccio: tra questi “Blu Hill”, un’azienda-scuola nei dintorni della capitale che la delegazione picena
ha avuto modo di visitare ed apprezzare.

Ma questi ristoranti che appartengono alla rete di ROC hanno un’altra importante caratteristica: rappresentano il tentativo di affermare un modello etico di impresa sociale che, oltre
alla salute dei consumatori, tutela i diritti sindacali dei lavoratori. Basti pensare che a New York, nel solo settore della ristorazione, circa il 90% dei lavoratori non è in regola e
viene sistematicamente sottopagato. Questi motivi hanno bene presto attirato l’attenzione dei media americani tra cui la CNN (che ha dedicato un’intera trasmissione
all’esperienza di Colors) e il New York Times.

“E’dunque un privilegio per il territorio piceno – ha commentato il presidente Rossi – quello di essere stato individuato come possibile partner internazionale di questa
innovativa esperienza, sia a livello istituzionale che imprenditoriale.”

Nella giornata di venerdì la delegazione picena è stata ricevuta dalle autorità newyorkesi: ad accoglierla, il Consigliere comunale John Choe, il Commissario per gli Affari
degli Immigrati Guillermo Linares, da funzionari del Gabinetto del Sindaco e dal membro del Consiglio del 1° distretto di New York Guillelmo Linares.

Gli esponenti istituzionali si sono mostrati estremamente colpiti dalla illustrazione delle bellezze del nostro territorio, dalla eccellenza delle attività e dei progetti che la
Provincia promuove per valorizzare un nuovo modello di economia locale sostenibile e si sono dichiarati molto disponibili a sostenere i progetti comuni tra Colors ed il Piceno.

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