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Zacchera (AN): «3.000 detenuti italiani all'estero»

By Redazione

Roma – Occorre far luce quanto prima sulla condizione dei detenuti italiani all’estero: circa 3000 dai dati DGIT-Ministero affari Esteri 2005 di cui 1445 in attesa di giudizio,
una situazione drammatica che ricade unicamente sulle famiglie dei nostri connazionali, abbandonati dal Governo ed isolati dai mezzi d’informazione.

Questa la denuncia dell’on. Marco Zacchera- (Responsabile Esteri AN e Vice Presidente del Comitato per gli Italiani all’Estero della Camera) nel corso della conferenza stampa “sulla condizione
dei detenuti Italiani all’estero” appena conclusasi alla Camera dei Deputati .

Le iniziative parlamentari fatte finora per i nostri connazionali Carlo Parlanti di Montecatini Terme, detenuto dal 2004 in California; per Angelo Falcone e Simone Nobili arrestati il 10 Marzo
2007 in India, in occasione di una vacanza e per altri casi fino ad ora si sono rivelate purtroppo infruttuose. A nulla sono valsi gli appelli dei colleghi europarlamentari e degli stessi
Sindaci: Ettore Severi (Sindaco di Montecatini Terme- città di Carlo Parlanti) e Vito Agresti (Sindaco di Rotondella-città di Falcone) che sono intervenuti alla conferenza odierna
insieme ai familiari dei detenuti.

Così come in Italia viene garantito il diritto alla difesa, assegnando un difensore d’ufficio, lo stesso principio deve valere anche per gli Italiani detenuti all’estero impossibilitati
a far fronte a costi elevatissimi; ben 200.000 euro fin’ora le spese legali sostenute dalla famiglia Parlanti e oltre 70.000 euro quelli che sono stati richiesti a Giovanni Falcone. Famiglie in
gravi difficoltà economiche costretti anche ad ipotecare la propria casa pur di garantire un giusto processo ai propri cari.

Diventa urgente- prosegue Zacchera – istituire in seno al Comitato per gli Italiani all’Estero di Camera e Senato, un organismo congiunto con poteri di vigilanza e di intervento sui detenuti
italiani all’estero. Chiederemo inoltre- conclude Zacchera- al Presidente della Commissione Vigilanza RAI che anche per questi casi totalmente oscurati dal servizio pubblico sia garantito il
diritto di cronaca negato, com’è accaduto oggi anche dalle stesse sedi regionali.

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