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Weekend a Brisighella (RA) nel cuore della Romagna

Weekend a Brisighella (RA) nel cuore della Romagna

By Redazione

E’ un piccolo angolo di paradiso quello che si apre alla vista di coloro che, lasciata la vicina costa romagnola, vanno alla scoperta del territorio, ricco di storia e di tradizioni immutate
nel tempo. Qui si trova Brisighella, antico borgo medievale nella Valle del Lamone, torrente che confluisce naturalmente in Adriatico. Siamo a pochi chilometri da Faenza, e l’entroterra merita
assolutamente di essere visitato, per la ricchezza del patrimonio naturale e per godere dei numerosi appuntamenti enogastronomici organizzati nella stagione estiva e autunnale con grande
successo e partecipazione. L’antico paese è adagiato ai piedi di tre pinnacoli rocciosi, sui quali poggiano la Rocca del sec. XV, la Torre dell’Orologio del sec.XIX e il Santuario del
Monticino del sec. XVIII.

Circondato da un mare di verdi colline, il cui dolce profilo delinea il limitare dell’orizzonte, il paesaggio scopre i suoi tesori gradatamente; ecco che allora qua e là occhieggiano
torri merlate, sentieri, resti di antiche mura e castelli; proiettandoci lontano nel tempo, così che sembrerà di rivivere le atmosfere medievali, con tanto di dame, cavalieri,
duelli, amori.

Tutta Brisighella è di origine medievale e il borgo conserva immutato il fascino di antichi splendori, proiettandoci lontano nel tempo, così che sembrerà di rivivere le
atmosfere medievali, con tanto di dame, cavalieri, duelli, amori. Ravvivati dalla energica passione e dalla cordialità degli abitanti.

Il centro storico è famoso perché ospita una strada particolare e caratteristica, “coperta e sopraelevata”, chiamata Antica Via “Degli Asini” o “Del Borgo” interrotta da numerose
finestre di diversa ampiezza, che nei secoli XIV e XV servì da baluardo contro gli attacchi nemici. La bellezza della via è data proprio dall’originale sequenza degli archi che la
compongono; mentre sottostante, vi è un quartiere abitato nei secoli scorsi dalle famiglie dei “birocciai” che vivevano del trasporto di gesso estratto nei dintorni e che si servivano di
animali da trasporto (gli asini, da cui l’insolito nome della Via) ricoverati nelle stalle poste di fronte agli archi. Al piano superiore, invece, si trovavano gli alloggi.

Il centro storico, assai raccolto, è un insigne esempio di edifici storici perfettamente conservati, e sono molti gli ospiti illustri che hanno eletto Brisighella “dimora ideale”,
comprando casa e risiedendovi saltuariamente.

Alla sommità del paese svetta la Rocca, splendido esempio di architettura militare del XIV secolo, voluta dalla famiglia Manfredi di Faenza, e formata dalla cinta muraria, una torre
più bassa e un possente mastio cilindrico. Orario invernale: (ottobre-aprile) sabato e prefestivi : 14,00- 17,30. Domenica e festivi : 10,00 -12,00 e 14,00 -17,30. Nei mesi di dicembre e
gennaio chiusura anticipata alle ore 16.30. Biglietto unico Rocca Museo Civico Ugonia: 2 euro.

Appena fuori dal paese, si trova la Pieve di San Giovanni in Ottavo (Pieve Tho), la più antica di tutta la vallata del Lamone, le cui origini romaniche risalgono al secolo XII.
Già citata in un documento del 900, la leggenda narra sia stata fatta erigere da Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio, sui resti di un tempio romano dedicato a Giove Ammone.

Ma è soprattutto il paesaggio, un felice connubio tra la dolcezza delle colline e la ripidità dei sentieri e dei calanchi, la terra rigogliosa, a stupire ed emozionare. Le linee
ondulate delle colline sono ornate da innumerevoli filari e ulivi, che godono della particolare esposizione al sole, ma soprattutto della particolare aerazione della zona. Qui la natura appare
generosa perché ci sono anche molti alberi da frutto; in tutta la valle, da Faenza a Brighella, da Riolo Terme a Casola Valsenio, l’economia del territorio è prevalentemente
agricola e di industria non c’è traccia. Le aziende, a carattere prevalentemente familiare, ruotano intorno alla coltivazione e lavorazione delle olive e dell’uva, e ad attività
di ristorazione (un vero e proprio tripudio di colori e sapori legati alla tradizione) utilizzando solo prodotti tipici.

Brisighella è al centro dell’areale dell’olivo brisighellese (sono circa 90 mila le piante di olivo presenti) che ha reso possibile la selezione di alcune cultivar autoctone, grazie al
microclima caratteristico e alla natura del suolo. L’olio extravergine di Brisighella, infatti, ha ottenuto per primo in Italia, la Denominazione di Origine Protetta (DOP del 1996) e
costituisce un patrimonio prezioso per l’intera comunità. Al punto che, per valorizzare il frutto della terra e del lavoro, si è inaugurato, recentemente, il Museo dell’Olio di
Brisighella.

Si tratta di un percorso museale all’aperto, lungo le strade e i sentieri, che si snoda in sette tappe lungo il territorio, fino a culminare nel luogo per eccellenza che ospita il frantoio
sociale, cioè la Cooperativa Sociale Brisighellese. Qui, il turista può acquistare altri prodotti “eccellenti” del territorio, in primis i salumi stagionati nelle vecchie cantine,
ottimi vini, confetture di frutta, verdure sottolio, formaggi.

E, dulcis in fundo, non mancate di pranzare o cenare in uno dei numerosi ristoranti o trattorie della zona; che offrono pietanze gustose e di qualità, rispettando perfettamente i canoni
della miglior tradizione culinaria romagnola.

Tra gli appuntamenti autunnali ricordiamo la Sagra del Porcello (domenica 7 novembre) che ripropone l’antico rito dell’uccisione del maiale e la lavorazione della carne, da parte di abilissimi
norcini. Per l’occasione si potranno assaggiare gustose specialità, come saporiti ciccioli, profumata coppa di testa, rosei prosciutti. E la sagra della Pera Volpina (domenica 14
novembre) dedicata a questi tipo particolare di pera, piccola, tonda e dura, tipica della Valle del Lamone. La festa celebra la riscoperta del frutto riproposto in diverse versioni nella
gastronomia locale; le pere volpine vengono consumate bollite, cotte in acqua o vino, oppure al forno. Abbinate spesso ai formaggi stagionati, alle carni o utilizzate nei dolci.

Come arrivare:

  • Autostrade – uscita casello di Faenza o Imola dell’autostrada A14
  • Strade Statali: SS 9 Emilia /Provinciale 302 in direzione Firenze

IAT: Piazzetta Porta Gabalo, 5 – Brisighella (Ra)
Tel .e fax 0546 / 81166
e-mail: iat.brisighella@racine.ra.it

Cinzia Dal Brolo
Redazione Newsfood.com+WebTv

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