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Valorizzare razze e specie autoctone del Veneto

By Redazione

Venezia – «Come Regione abbiamo un interesse sostanziale alla tutela e alla valorizzazione delle razze e varietà animali e vegetali autoctone, anche come fattore
di salvaguardia della biodiversità in agricoltura, elemento essenziale per lo sviluppo sostenibile delle produzioni agricole e delle zone rurali».

Lo ha ribadito il vicepresidente della Giunta regionale Luca Zaia, che si è fatto promotore dell’approvazione di una specifica deliberazione che dà continuità all’insieme
di iniziative già avviate nel Veneto in questa direzione, «che vanno molto al di là del semplice fatto economico, per diventare tutela delle specificità territoriali,
produttive, di tradizione e autentica scelta culturale e identitaria, specie a fronte di un’economia mondializzata che sta decimando le tipicità in nome di una uniformità che sta
diventando unificazione delle specie, dove prevale in maniera quasi esclusiva il criterio del costo – quantità».

Il programma veneto 2007 – 2008 per la conservazione e la valorizzazione delle risorse genetiche animali e vegetali di interesse regionali viene sostenuto con 180 mila euro complessivi e
sarà realizzato tramite l’agenzia Veneto Agricoltura. «L’iniziativa si rifà alla Convezione di Rio de Janeiro – ha spiegato Zaia – ed ha preso a suo tempo le mosse da un
progetto statale avviato nel 2000, cui è stato dato seguito autonomamente con risorse regionali».
Il programma prevede, tra l’altro, interventi per la conservazione delle razze ovine autoctone a rischio di scomparsa. Alcune di queste razze, Alpagota e Brogna, sono interessate da tempo da un
costante fenomeno di erosione genetica, mentre altre come Lamon e Vicentina o di Foza, hanno subito un danno irreversibile al proprio patrimonio genetico e sono da considerare in serio rischio
di estinzione. «Puntiamo quindi – ha affermato Zaia – ad arrestare il trend di erosione genetica, coinvolgendo gli operatori locali».

Viene pure prevista la prosecuzione del programma COVA per la Conservazione e Valorizzazione di razze Avicole locali, che coinvolge le seguenti razze: Robusta Maculata, Robusta Lionata,
Ermellinata di Rovigo, Pepoi, Padovana Camosciata, Padovana Dorata, Polverara Nera e Bianca, Faraona Camosciata, Anatra Mignon, Anatra Germanata Veneta, Tacchino Ermellinato di Rovigo, Tacchino
Comune Bronzato.
«Per quanto concerne il settore vegetale – ha detto ancora il vicepresidente del Veneto – intendiamo catalogare e salvaguardare le risorse genetiche legate alle principali specie agrarie;
incentivare il recupero di tutte le risorse genetiche vegetali del nostro territorio; salvaguardare le conoscenze, la coltivazione, la trasformazione e l’utilizzo delle varietà locali.
Puntiamo inoltre a recuperare, conservare e caratterizzare la biodiversità di talune specie di melo e pero, tenuto conto tra l’altro non solo dell’invadenza delle maggiori varietà
commerciali ma anche della diffusione di pericolose fitopatie. Quanto all’orticoltura, obiettivi specifici riguardano l’aglio polesano, il carciofo, i radicchi veneti e la patata dolce».

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