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Taybeh: la birra palestinese guarda agli USA

Taybeh: la birra palestinese guarda agli USA

By Redazione

In Palestina, birra è uguale a Taybeh. Bionda e ambrata, ma anche scura, viene prodotta in villaggio nei dintorni di Gerusalemme, comunità di cristiani cattolici ed ortodossi. La
birra Taybeh, in arabo delizia, arriva dalla famiglia Khoury, spinta all’azione dagli accordi di Oslo, quando un nuovo modo di vivere nei Territori sembrava possibile.

Purtroppo, la pace degli accordi non ha retto, ma l’impresa Khoury si. Oggi, la Taybeh Brewing Company, produce 4000 bottiglie annue, pezzo importante dell’economia locale e non solo.

Dalla sua bevanda è infatti nata un’Oktoberfest, capace di attirare turisti dall’Europa e dagli
Stati Uniti. Non stupisce allora che la birra ed i suoi guardino da tempo oltre confine. In primis, la Germania, dove la birra ha un buon mercato, poi l’intera Europa, ed il Giappone: ora,
è tempo di provare l’esperienza americana.

Così Nadim Khoury, ingegnere e mastro birraio, al giornale Yedioth Ahronoth: “Voglio fare qualcosa per
il mio Paese per la Palestina. Sono un imprenditore e mi prendo i miei rischi. La gente nel mondo non sapeva che anche noi palestinesi non solo beviamo birra ma la produciamo anche, e di alta
qualità. Ora la nostra birra è conosciuta e venduta nel mondo. E se conosci la birra conosci anche la città”.

Matteo Clerici

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