Sulla riforma costituzionale, nuove possibilità di dialogo dall'Udc
9 Novembre 2007
“L’Udc è disponibile al dialogo con tutte le forze politiche, dal Prc alla Lega”, con queste parole il segretario del partito, Lorenzo Cesa, ha aperto al dialogo, dopo l’astensione
(insieme ad An) dalle sedute alla Camera in cui si discuteva la riforma costituzionale, Cesa ha reso noto che esistono possibilità di dialogo: “Noi siamo pronti, dalla prossima settimana
siamo disponibili al dialogo punto per punto, nel merito, per valutare quello che è positivo e quello che non lo è”, ha dichiarato.
L’Udc, dunque, sembra aver accolto le sollecitazioni fatte da leader del Pd Walter Veltroni affinché le diverse forza politiche affrontino insieme il problema e il segretario ha ribadito
che la soluzione migliore per la riforma elettorale è il modello tedesco: “Ci auguriamo – ha spiegato Cesa- che la riforma elettorale e un minimo di riforme costituzionali siano fatte
prima delle elezioni. Non conosciamo la proposta di Veltroni, – ha continuato – ma le vie di mezzo non servono. Noi siamo per il sistema tedesco, che permette un bipolarismo chiaro”.
Una posizione diametralmente opposta, dunque, rispetto al no opposto da Berlusconi all’invito di Veltroni, a proposito del quale il ministro per i Rapporti con il Palamento Vannino Chiti ha
affermato: “Sono cose che si commentano da sole”.
“Lavoriamo per dare delle riforme essenziali all’Italia – ha continuato Chiti – lavoriamo per cercare un’ampia convergenza anche se il leader di Forza Italia ha detto di essere
indisponibile”.
“Noi continuiamo a cercare un dialogo con tutti, ma comunque andiamo avanti perché Italia ha bisogno di queste riforme”, ha concluso.