Sanità, Martini: «la salute del lavoratore e del cittadino è un diritto inalienabile»
4 Dicembre 2007
Veneto, 3 Dicembre 2007 – «Il comparto delle costruzioni rappresenta sia nella programmazione regionale dei Piani triennali, sia nella pianificazione degli Spisal delle Ulss il
settore d’azione prioritario per l’alto rischio di infortunio grave e spesso purtroppo mortale, gli infortuni in edilizia corrispondono al 20% degli incidenti che accadono nell’industria e nei
servizi e sono la causa del 30% dei decessi nei luoghi di lavoro. L’edilizia ha poi la più alta incidenza di carattere finanziario sulle aziende in termini di giornate di astensione dal
lavoro e sul sistema sanitario regionale per quel che riguarda i costi relativi agli interventi di cura, assistenza e riabilitazione». Lo ha riferito l’assessore alle Politiche sanitarie
, Francesca Martini, stamattina a Borgoricco, (Pd) in occasione del convegno «La prevenzione delle cadute dall’alto in edilizia» promosso dall’Ulss 15.
Spiega Martini: «Si tratta di un comparto con problematiche complesse per il quale le strategie di contrasto devono essere articolate e dirette ad operare sul piano della vigilanza, della
prevenzione, della promozione della cultura della sicurezza con il coinvolgimento e la responsabilizzazione di chi a qualsiasi titolo e con differenti ruoli entra nel processo produttivo. La
prevenzione deve affermarsi sempre più come una questione di programmazione, di pianificazione economica, di gestione della sicurezza. Con l’intervento legislativo al vaglio del
Consiglio regionale sulle misure preventive e protettive per chi lavora in edilizia, la nostra Regione pone rimedio ad un vuoto normativo dello Stato che non ha mai dato attuazione ai propositi
espressi nel disegno D.Lgs. 494 del 14 agosto 1996». Conclude Francesca Martini: «La proposta legislativa al vaglio del Consiglio regionale segna un ulteriore fondamentale passo per
la concreta realizzazione delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro e riafferma il diritto inalienabile alla salute del lavoratore e del cittadino».
