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Rifiuti, Berlusconi: «non ci faremo bloccare»

By Redazione

Silvio Berlusconi sceglie la linea della fermezza a Napoli, dove ha ieri ha incontrato il sottosegretario Bertolaso e le autorità locali per trovare una via d’uscita all’emergenza
rifiuti in Campania. «Non accadrà più che che piccole minoranze organizzate possano bloccare opere pubbliche», spiega il premier che promette: d’ora in poi «lo
Stato farà lo Stato».

Anche a costo di usare la forza. Su Chiaiano Berlusconi è chiaro: «E’ idonea come discarica – dice – sarà protetta come zona militare». La fermezza decisa dal governo,
che promette di risolvere definitivamente il problema spazzatura «in tre anni», avrà ripercussioni anche sul decreto in discussione alla Commissione ambiente della Camera,
che il presidente del Consiglio blinda, annunciando una corsia preferenziale in Parlamento e non aprendo a nessuna limatura nemmeno sulla «superprocura» criticata aspramente dai
magistrati napoletani. A quei pm il premier risponde che dicendo che il decreto sull’emergenza rifiuti non è incostituzionale e che «le leggi devono essere adattare per far vivere
meglio i cittadini».

Berlusconi infine difende Bertolaso, definito «un uomo vero» che non si è fatto intimidire dall’inchiesta giudiziaria che ha colpito il suo staff.

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